Ferraro: qualche considerazione sulla questione Salento Fun Park.

La riunione del 12 agosto presso il Salento Fun Park ha segnato una sorta di spartiacque

tra un modo di fare dirigistico e sbrigativo nel trattare la materia fusa dei Laboratori Urbani, ed una prassi condivisa, collettiva, razionale, nell’affrontare i problemi sul tappeto.

Si parla ora di incontri informali, tentativi di abboccamento tra i gestori del SFP e non meglio identificate figure semi-istituzionali.

Non credo sia questa la maniera corretta di risolvere la questione, né penso si possa tornare indietro dalla strada intrapresa; non è più il tempo degli accordi sotto banco, nella penombra, nelle segrete stanze. La cittadinanza chiede che tutto venga fatto alla luce del sole; lo chiedono le persone che hanno partecipato con estrema competenza a quella riunione, è un diritto sacrosanto di chi ha dovuto subire attacchi di ogni genere.

Per questo penso che l’unica via percorribile sia quella istituzionale: le forze di maggioranza propongano la revoca di quella delibera in consiglio comunale, solo loro possono farlo, dove tutte le forze politiche ne possano votare il decadimento. Solo dopo le parti in causa potranno sedersi ad un tavolo e confrontarsi serenamente; questa vicenda può ancora produrre qualcosa di buono.

Può venir fuori una convenzione modello a cui tutte le associazioni sul territorio potranno fare riferimento, una convenzione che l’amministrazione potrà esibire come un fiore all’occhiello.

Gli accordi sotto banco, o la formula “tarallucci e vino”, non proteggerebbero l’amministrazione da eventuali richieste di risarcimento che l’associazione SFP avrebbe il diritto di pretendere legittimamente. Risarcimenti dovuti non certo per i mancati introiti a seguito del divieto di mescita di alcolici, bensì come “danno emergente”, dal momento che al SFP fu affidato un bene comunale in stato di abbandono, l’unico tipo di affidamento consentito dall’istituto del comodato, su cui l’associazione ha apportato notevoli migliorie con i finanziamenti ottenuti dal bando “Bollenti Spiriti”. Si ritornerebbe ad una inutile e deleteria conflittualità.

Per questo aspettiamo le forze di maggioranza nella massima assise cittadina.

P.S.: breve risposta al sindaco: in commissione chiesi che tutte e tre i comodati d’uso fossero messi a bando e non più prorogati; non accettando la commissione questa mia richiesta mi sono astenuto in consiglio comunale.

Carlo Ferraro

Portavoce Movimento 5 Stelle

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