Teniamo la gestione della Riserva Naturale di Torre Guaceto fuori dalle spicciole beghe politiche locali.

L’attuale gestione ha dato risultati mai visti prima. Ed è tutto ciò che dovrebbe interessarci.

 

La Riserva Naturale di Torre Guaceto, patrimonio comune ormai riconosciuto a livello europeo e mondiale come esempio e modello virtuoso di gestione, dovrebbe essere tenuta fuori dalle spicciole beghe politiche locali e localistiche.

Pretendere che l’attuale presidente del Consorzio Corrado Tarantino debba lasciare l’incarico non per motivi legati al lavoro svolto, ma perché si è dimesso il sindaco della città di Carovigno è a mio parere un ragionamento lunare.

Lo è, se vogliamo proprio abbassarci a certe logiche, perché Tarantino non è stato “nominato” dal sindaco di Carovigno, ma eletto dall’assemblea dei soci. E fra questi il Wwf nazionale.

In secondo luogo, se vogliamo elevare un po’ la prospettiva, è miope perché, dati alla mano, Corrado Tarantino ha svolto un lavoro incredibile i cui risultati sono sulla carta e sotto gli occhi di tutti.

Basti pensare a quante volte in questi mesi Tarantino abbia portato Torre Guaceto all’attenzione di tutte le tv nazionali – con intelligenza e senza spendere un euro – in programmi visti da milioni di italiani, soprattutto in Rai (“Kilimangiaro”, “I soliti ignoti”, “Petrolio”). Con la nostra riserva presentata come un “modello virtuoso e positivo” di gestione di un’area protetta.

Per non parlare del premio internazionale “Blue Park Award” che ha visto la nostra oasi unica premiata non in tutta Italia, ma in tutta Europa, e inserita fra i migliori “parchi blu” del Pianeta assieme (per dirne una) alle Galapagos.

Sono riconoscimenti e vetrine incredibili che dimostrano quanto la gestione dell’area marina protetta di Torre Guaceto sia stata in questo periodo un successo. Gli stessi albergatori della zona con cui ho avuto modo di confrontarmi in questi mesi hanno riferito che nell’ultimo anno, nonostante la crisi, le presenze legate all’area marina protetta sono aumentate di oltre il doppio.

E noi dovremmo privare questo patrimonio comune (che ormai va oltre il suo semplice ruolo locale) di una gestione che si sta dimostrando più che all’altezza, per spicciola gestione di potere locale?

No, grazie.

Cerchiamo, una volta tanto, di essere all’altezza dei nostri ruoli, della politica con la p maiuscola, delle nostre responsabilità e di guardare un po’ oltre il nostro naso. Anzi, personalmente nei prossimi giorni chiederò un incontro al Consorzio per capire quanto ancora, a livello regionale, possiamo fare per la crescita di questa realtà così preziosa.

Il resto, per favore, lasciamolo da parte.

Maurizio Bruno

Consigliere Regionale della Puglia

(gruppo consigliare PD)

 

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