Serbatoio gas a Brindisi, Amati: “Dall’autorità portuale buone notizie: c’è una nuova localizzazione condivisa”
“C’è una nuova localizzazione per realizzare il serbatoio di GLN nel porto di Brindisi: è a Costa morena est,
lasciando però spazio di banchinaggio per le altre operazioni portuali di interesse dello scalo marittimo. È quanto mi ha comunicato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi in risposta alla mia lettera di richiesta di aggiornamenti in merito al procedimento per la realizzazione del progetto Edison”.
Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati dopo aver ricevuto ulteriori aggiornamenti dal Presidente di Adsp Ugo Patroni Griffi in merito allo stato del programma per la realizzazione di un serbatoio costiero di gas naturale liquefatto nell’area portuale di Brindisi.
“Si va dunque avanti con una soluzione localizzativa coerente con le richieste degli operatori portuali, giustamente interessati a far convivere tutte le attività.
La soluzione è dunque quella di lasciare almeno 300-320 mt di banchina utile per le altre operazioni portuali di interesse dello scalo marittimo brindisino, arretrando più verso la radice della banchina il posto di ormeggio delle navi gasiere destinate al futuro deposito.
Al momento la società sta predisponendo la documentazione tecnica e progettuale che terrà conto di questa ipotesi e che sarà presentata nella prossima Conferenza dei servizi che il MISE (titolare del procedimento) dovrebbe convocare entro gennaio. Inoltre il Presidente mi ha comunicato che recentemente è stato anche approvato il NOF (Nulla osta di Fattibilità) sulla valutazione di sicurezza del deposito di GNL, così come previsto per legge.
Infine – conclude Amati – va detto che il sistema portuale potrà usufruire anche dei fondi previsti con il Recovery fund: saranno infatti messe a disposizione risorse sia per la realizzazione di impianti a LNG, sia per la conversione del naviglio commerciale e delle capitanerie di porto. Ringrazio il Presidente dell’Autorità per le puntuali informazioni e mi auguro che il suo impegno, insieme a quello degli operatori portuali e della società interessata, sia presto ripagato con l’avvio del progetto a vantaggio del porto e dell’intera città di Brindisi”.
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Ecco il testo integrale della risposta del Presidente Ugo Patroni Griffi:
Egregio Consigliere,
nel ringraziaLa per la costante attenzione che Ella riserva a questa Autorità di Sistema ed in particolare al porto di Brindisi, colgo l’occasione del Suo ultimo intervento sulle testate giornalistiche locali e relativo alla localizzazione dell’impianto che la Edison S.p.a. intende realizzare nel porto di Brindisi per aggiornarLa sullo stato della questione.
Risulta informalmente a questa Autorità che, per quanto concerne la valutazione di sicurezza del deposito di GNL, inteso nel suo complesso cioè di deposito e posto di ormeggio delle navi, sia stato recentemente approvato il NOF (Nulla osta di Fattibilità), ai sensi delle previsioni di cui al D. Lgs. n. 15 del 2015 (cd. Seveso III). Questa Autorità di Sistema, come certamente Le risulterà, non ha preso parte alle valutazioni all’uopo effettuate dal Comitato Tecnico Regionale, insediato presso il Comando Interregionale dei Vigili del Fuoco, poiché non è componente del predetto Organismo.
Ciò premesso e venendo al nocciolo della Sua richiesta di informazioni, come d’altronde Le è noto per averne preso direttamente parte, a seguito della conferenza pubblica indetta da questa Autorità lo scorso 8 ottobre 2020, da parte soprattutto dell’utenza portuale, vennero sollevate alcune eccezioni in ordine al posto di ormeggio delle navi, con particolare riferimento agli spazi di banchina che la società richiede per l’operatività del deposito e dell’accosto delle navi.
Prendendo atto di quanto sopra, questa Autorità si è resa parte diligente nell’interessare sia la società richiedente che gli operatori portuali nonché i servizi tecnico nautici e soprattutto la locale Autorità marittima, al fine di verificare la possibilità di ridurre “l’impatto dell’iniziativa” sulla complessiva disponibilità degli spazi di banchina della zona di Costa Morena Est.
In tal senso, è stata quindi ipotizzata una soluzione che, arretrando più verso la radice della banchina il posto di ormeggio delle navi gasiere destinate al futuro deposito, consentirebbe di lasciare almeno 300-320 mt di banchina utile per le altre operazioni portuali di interesse dello scalo marittimo brindisino.
La società, pertanto, a quanto assicurato sia pure per le vie brevi, sta predisponendo la documentazione tecnica e progettuale che terrà conto della suddetta ipotesi di lavoro e che, pertanto, sarà plausibilmente presentata alla prossima Conferenza dei servizi che il MISE, titolare del procedimento, dovrebbe convocare entro il corrente mese.
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