I lavori della III Commissione del presidente Vizzino
I temi sanitari del momento sono noti e le preoccupazioni che ne derivano anche.
E sono oggetto del dibattito aperto nella III Commissione del presidente Vizzino, dove si parla con il contributo dell’assessore alla sanità Luigi Lopalco e del direttore del Dipartimento Vito Montanaro, anche di tutte le criticità emerse nel corso della pandemia.
“Una debolezza del territorio – ha sottolineato Lopalco - che questo Governo dalla prima ora ha cercato di colmare, puntando l’attenzione su quella che io definisco la medicina di prossimità. La medicina del territorio che vede coinvolti in prima persona i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Massima attenzione a questa strategia, quindi, con il mio più ampio consenso”
Quindi il punto nevralgico della politica del Governo è il potenziamento dell’assistenza territoriale, una politica che consente di tenere sotto controllo il territorio anche con una sorta di censimento dei malati cornici, cosa che peraltro avrà i suoi frutti anche nel corso della programmazione della campagna vaccinale.
Montanaro ha ricordato il punto di partenza, i controlli sulla spesa sanitaria che hanno rappresentato un freno, “perché la ragioneria e i vincoli finanziari condizionano le scelte, purtuttavia abbiamo avuto grandi soddisfazioni a livello nazionale e la Puglia partecipa (unica Regione del Sud) al tavolo nazionale che ha come obiettivo le scelte sugli investimenti del settore anche in funzione dei finanziamenti europei in arrivo”.
Così Montanaro risponde anche alle sollecitazioni provenienti dal mondo del sindacato. Il perché delle chiusure degli ospedali, la riduzione dei posti letto, mancato turn-over del personale andato in pensione, precariato.
Tutti i grandi temi della sanità, ormai vanno rimodulati all’interno del grande tema del Covid. La pandemia ha cambiato il paradigma a tutti i livelli. È stato necessario affrontare con un approccio diverso le emergenze. Sono stati fissati nuovi protocolli di sicurezza negli ospedali, gli stessi che sono serviti nelle RSA. E laddove questi protocolli non sono stati rispettati il virus ha avuto la meglio.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, al momento si è provveduto a vaccinare i sanitari e le RSA, poi si procederà con gli odontoiatri, ma per il resto la Cabina di regia nazionale detterà l’agenda su come si dovrà proseguire per vaccinare il resto della popolazione in funzione soprattutto delle dosi di vaccino disponibili. “Questo tema sarà approfondito nella prossima seduta – ha concluso Vizzino – abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione e informare i cittadini sull’andamento della programmazione vaccinale”.