I lavori della III Commissione del presidente Mauro Vizzino
“Il tema della gestione dei buoni servizio infanzia, disabili e anziani è all’ordine del giorno con massima priorità”
per l’assessora Rosa Barone. Lo ha detto nel corso delle audizioni in terza Commissione presieduta da Mauro Vizzino.
Nel corso dell’incontro sollecitato dai consiglieri Filippo Caracciolo, Debora Ciliento e Lucia Parchitelli, sono emerse alcune criticità. La carenza di risorse a fronte di un aumento della domanda, “molte famiglie pugliesi rischieranno di restare fuori dai servizi dei centri diurni e dagli asili nido” ha sottolineato la consigliera Ciliento.
Inoltre, la gestione delle procedure dall’apertura alla chiusura delle finestre d’interesse, mette in affanno le strutture creando spesso anche false aspettative nelle famiglie. A tal proposito, secondo gli esponenti del Partito democratico, “si ritiene necessario avviare una riflessione sulla rivisitazione di tutto il sistema coinvolgendo gli Ambiti Territoriali al fine di esaminare le criticità e soprattutto le possibili soluzioni”.
L’assessora Barone ha garantito che in questa settimana l’assessorato sarà in grado di fornire risposte precise e dettagliate e che dall’anno prossimo tutte le problematiche saranno affrontate per tempo, in modo da non creare disagio all’utenza.
Sappiamo che il fabbisogno complessivo per gestire questi servizi si aggira sui 35 milioni all’anno.
Altro tema affrontato nel corso dei lavori della III Commissione, le criticità de sevizio di trasporto disabili nella Asl di Taranto. Si tratta del servizio affidato alla Tundo Spa che secondo quanto hanno raccontato in audizione i sindacati è assolutamente inadempiente.
La Tundo Vincenzo Spa sin dal mese di settembre, data di aggiudicazione dell’appalto, secondo quanto detto dai sindacati presenti in audizione, ha posto in essere gravi e intollerabili inadempienze contrattuali nei confronti dei lavoratori e della ASL Taranto in qualità di Stazione appaltante.
Ad oggi la Tundo Vincenzo Spa risulta non aver corrisposto ai lavoratori la retribuzione di dicembre (termine contrattuale scaduto il 7 gennaio) e la tredicesima mensilità (termine contrattuale scaduto il 20 dicembre).
“La ASL Taranto in qualità di Ente pubblico e Stazione appaltante, nonostante le formali istanze avanzate dalle OO.SS., non si è fatta carico delle criticità evidenziate e non ha attivato le procedure previste per legge per l’intervento sostitutivo da parte della Stazione appaltante” – hanno detto i sindacati.
Anche per il consigliere Michele Mazzarano “si rende necessario un approfondimento sulla questione, al fine di tutelare i lavoratori vittime di gravi inadempienze contrattuali. Ritardi nel pagamento degli stipendi (al momento risultano ancora non versate la mensilità di dicembre e la tredicesima), ricorso ingiustificato agli ammortizzatori sociali, la cui procedura fra l’altro non risulta avviata, sospensione dal lavoro di una dipendente per aver svolto attività sindacale. Sulla base di questi elementi, urge un esame puntuale della vertenza sindacale, mirato alla risoluzione della stessa al fine di tutelare gli operatori e garantire una buona qualità del servizio offerto a soggetti fragili”.
Il direttore generale della Asl di Taranto Stefano Rossi, ha spiegato che il servizio è pagato per il 40 per cento dalle Asl e per il 60 per cento dai Comuni, che sono per lo più inadempienti nei pagamenti.
Per questo le Asl vantano crediti milionari in generale nei confronti ti dei comuni e la Corte dei conti più volte è intervenuta per stigmatizzare questa situazione.
“Una questione complessa – ha detto Rossi – perché da una parte esiste questa grave inadempienza dei Comuni e dall’altra la assoluta impossibilità di svolgere correttamente il servizio con il solo 40 per cento del dovuto”.
Rossi ha dato assicurazione che con il contributo delle Prefetture la questione sarà portata nei giusti binari e i Comuni saranno costretti a versare i soldi alle Asl che poi provvederanno alla liquidazione complessiva per il servizio. Prendendo anche in considerazione eventualmente la revoca dell’appalto qualora la ditta Tundo Spa si dovesse dimostrare ancora inadempiente.