A Grottaglie la nascita del laboratorio di ricerca Leonardo-Solvay. Ora però creare un collegamento con le nostre Università
Una splendida notizia per Grottaglie e lo sviluppo in Puglia.
Leonardo e Solvay, nei giorni scorsi, hanno annunciato la creazione di un laboratorio di ricerca congiunto dedicato allo sviluppo di nuovi materiali compositi e nuovi processi di produzione.
Si tratta di una novità fondamentale per il settore aerospaziale e per l’ambiente, visto che l’obiettivo è quello di realizzare per gli aerei materiali resistenti e leggeri che permettano di consumare e inquinare meno.
E una delle due sedi scelte sarà proprio il Leonardo Lab di Grottaglie: l’altra è Bruxelles.
Il Laboratorio, fanno sapere le aziende, si avvarrà del supporto di altre infrastrutture interne di entrambe le aziende e di collaborazioni con enti, centri di ricerca e università, in Italia e all’estero.
E questa è una meravigliosa opportunità per tutto il nostro territorio.
In merito al “Progetto Astro” citato in molti articoli degli ultimi mesi, che hanno come protagonista la sede Leonardo di Grottaglie, l’ente regionale dovrebbe spingere e favorire la creazione di un centro di ricerca strutturato sfruttando gli immobili e le strutture già esistenti sul sito di Grottaglie (unico sito in Puglia totalmente in mano alla Divisione Aerostrutture).
L’idea da finanziare è quella di creare un vero centro di ricerca (molto simile a quanto creato da Cingolani a Genova con L’IIT) che possa dare lavoro a 30-40 ingegneri e molti altri operatori e possa, successivamente, rendere attrattiva l’offerta tecnica a clienti di tutto il mondo.
Grottaglie (e la Puglia) diventerebbe centro si riferimento sulla ricerca dei materiali e dei processi di tutta Leonardo.
Il progetto di ricerca e sviluppo Rif (progetto ASTRO) potrebbe essere arricchito dallo sviluppo per nuove tecnologie, dai nuovi materiali ai nuovi prodotti. E di queste produzioni potrebbe beneficiarne anche l’aeroporto di Grottaglie.
Infine ulteriore aspetto di rilevante importanza è la collaborazione con le Università pugliesi. Nello specifico con l’Università del Salento con cui oggi non vi è alcuna convenzione.
È infatti paradossale che una facoltà di Ingegneria ed un centro di ricerca di sui nanomateriali a poche decine di chilometri non collaborino con un’azienda aerospaziale all’avanguardia che da più di dieci anni opera sul territorio pugliese.
Urge stipularla al fine di poter fare squadra per la ricerca di nuovi finanziamenti e lo sviluppo di nuovi prodotti. La Regione deve spingere affinché ciò avvenga in tempi rapidi.
Basta davvero poco.
Maurizio Bruno
Consigliere Regionale della Puglia
(gruppo consigliare PD)