Alta velocità, Pagliaro: “Non può fermarsi a Bari, i parlamentari salentini battano i pugni. Noi presto a Roma”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.

“A distanza di pochi giorni dalla grande manifestazione unitaria che ho promosso domenica scorsa davanti alla stazione ferroviaria di Lecce, in cui abbiamo richiesto a gran voce l’arrivo dell’Alta Velocità fino in Salento, oggi arriva l’ennesima doccia fredda.

Nelle ultime ore, infatti, Ferrovie dello Stato ha confermato che ‘con il completamento della velocizzazione della linea Adriatica, si potrà viaggiare a 200 km/h da Lecce a Foggia e proseguire sulla nuova linea ad Alta velocità Bari-Napoli verso Roma’. Ciò significa che il Salento resta ancora una volta tagliato fuori dai grandi investimenti, con i suoi treni standard ormai superati dal tempo. L’Alta Velocità, insomma, resterebbe solo un collegamento, un miraggio. L’ennesimo sfregio a questo territorio.

La manifestazione che ci ha visti tutti uniti per chiedere centralità al Salento è stata già ignorata da FS, e con essa tutte le voci dei salentini. A questo punto è necessario tornare in campo, nuovamente, ma facendo ancora più rumore. Ecco perché preannuncio un nuovo sit-in a Roma, dinanzi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove porteremo le istanze di un intero territorio troppe volte ignorato e preso in giro.

Nel frattempo faccio appello ai parlamentari salentini di ogni forza politica – grandi assenti all’ultima manifestazione (ad eccezione di tre, su 28 in totale) – perché battano i pugni in Parlamento, dove la battaglia dell’alta velocità fino a Lecce dev’essere combattuta. Qualcuno di loro, presente al sit-in, sosteneva addirittura che si trattava di una protesta inutile poiché vi erano sufficienti rassicurazioni sull’arrivo dell’Alta Velocità fino a Lecce. Notizia smentita dai fatti.

Oltre a loro, mi rivolgo anche alla neo viceministra alle Infrastrutture e Trasporti Teresa Bellanova, affinché s’impegni per evitare l’ennesimo scempio a discapito dell’intero Salento.

Da tutti loro attendiamo risposte, non sulla carta ma con i fatti”.

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