Marchionna: quando al Sindaco si fa notare che qualcosa non va ha la cattiva abitudine di alzare i toni.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentile Direttore,

mi scuso se le ruberò tempo e attenzione, ma non riesco proprio a sopire la mia coscienza civica. Come saprà, nei giorni scorsi ho sottoposto al Sindaco alcune domande sulla spinosa “questione vaccini”. In particolare, chiedevo conto al Primo Cittadino del perché non fosse stato ancora attivato l’hub mesagnese per la somministrazione dei vaccini e, data la gravità del tema, se lui stesso fosse a conoscenza di casi riguardanti i cosidetti “furbetti del vaccino”. Sulla prima domanda, ho/abbiamo ricevuto, e solo a distanza di giorni, una risposta indiretta, a tratti rancorosa, e che poco aveva a che fare coi quesiti posti. Sulla seconda, invece, nulla di nulla (magari per tenere riservate eventuali indagini in corso, chissá).

Ma andiamo per ordine. Nella risposta del Sindaco non vengo esplicitamente nominato, ma sono definito, così come chiunque avesse posto questioni simili (pubblicamente o meno), un “fomentatore”. Da qui la prima riflessione: mi/ci sarà concessa, in qualità di cittadini, la possibilità di interrogare il Sindaco tutte le volte in cui sia utile farlo, e senza essere percepiti come un fardello? In questa città, è ancora consentito porre domande o addirittura fare – e siamo alla fantascienza – una sana opposizione al governo cittadino? Lo chiedo perché viviamo ormai, e mi duole constatarlo, in una città dalla coscienza spenta, una città che si sta abituando a qualsiasi aberrazione, e non solo in nome dell’emergenza sanitaria. Parlo di un fenomeno strisciante, che va avanti ormai da troppo tempo, e che produce un silenzio sempre più assordante. L’opposizione consiliare non è mai stata così silenziosa: Dimastrodonato e Ferraro sembrano sconfortati, il Partito Democratico è sempre molto attento a non urtare la sensibilità di Matarrelli, forse in attesa di un matrimonio politico che attende solo il “SI” di Matarrelli. Come siamo arrivati a questo? Lo si capisce che senza una voce critica, senza una opposizione degna di tale nome, l’orizzonte del nostro paese sarà il degrado civico?

Io rivendico – e lo scrivo pubblicamente – il diritto costituzionalmente sancito di poter dire la mia. A volte sbagliando, a volte no, ma comunque senza offendere nessuno. Il Sindaco potrà anche continuare a tenermi bloccato sui social o a sbraitare nelle interviste/monologo che tanto ama fare.

Ma deve rispondere!

E qui vengo al nocciolo della questione.

Sento dire, sia dal Sindaco che dal nostro massimo rappresentante in Consiglio Regionale, che l’hub vaccinale mesagnese è pronto da 15 giorni, e che il reale problema è la mancanza dei vaccini. Posto che l’hub è stato ultimato solo nella giornata di ieri (n.d.r. 29 Marzo), e che solo dopo è giunta la tardiva risposta del Sindaco: se i vaccini non ci sono, cosa hanno inoculato agli anziani mesagnesi presso gli hub di Oria, Brindisi, Francavilla, San Vito, etc.?  Vogliamo continuare a prenderci in giro? I vaccini sono pochi, non lo neghiamo, per carità! Ma perché, ad esempio, Latiano ha avuto le sue dosi, e Mesagne no? Questa domanda ha o non ha rilevanza pubblica? Tanto più che abbiamo il mesagnese Vizzino Presidente della Commissione Sanità regionale, e Matarrelli fedelissimo del Presidente Emiliano: proprio quest’ultimo, sulla sua pagina Facebook, documenta con dovizia di immagini il progresso a tappe forsennate della vaccinazione di massa in Puglia. Addirittura, al 26 di Marzo Emiliano sostiene che erano già state somministrate 500 mila dosi di vaccino. Possibile che, a Mesagne, non ne sia arrivata neanche una? O almeno, non dove doveva arrivare? Perché affermare, come fa il Sindaco, che i vaccini non ci sono, quando alcuni concittadini si sono vaccinati a Oria, piuttosto che a Brindisi?

Insomma, delle due l’una: 1) o Mesagne è in colpevole ritardo sull’hub vaccinale, oppure 2) la Regione ci discrimina non solo come provincia, ma anche come comune all’interno della nostra stessa provincia. Le implicazioni non sarebbero rosee, in nessun caso: nel primo scenario, le cause sarebbero da ricercarsi in una nostra incapacitá amministrativa; nel secondo, invece, sarebbe inevitabile pensare che, la tanto decantata amicizia col Governatore Emiliano, sia utile solo nella misura in cui Matarrelli e Vizzino gli/si portano voti.

Per concludere, il Sindaco chiede il sostegno di tutti. Tuttavia, quando gli si fa notare che qualcosa non va, ha la cattiva abitudine di alzare i toni. Auspico, invece, che sappia sintonizzarsi davvero con la Città tutta, e non solo con quella parte che, per viltà, indifferenza o convenienza, non fa la domande che servono.

Cordialmente,

Avv. Manuel Marchionna

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