In Virus Veritas (di Carlo Ferraro)

Pur nell’immane dramma collettivo che stiamo vivendo a causa del Corona-virus, dobbiamo convenire sul fatto che questa pandemia

ha fatto luce definitiva su alcune cose che molti non volevano vedere;

il Corona-virus ha smascherato impietosamente tutte le furbizie e le menzogne che quotidianamente i politici ci propinano per tenerci con la “capezza n’canna”; dopo anni a blaterare sugli scappati di casa del M5S, i cosiddetti capaci, i competenti, si son rivelati per quello che sono sempre stati: mere pedine guidate dall’alto ad occupare i posti di comando e tenere a bada la popolazione, pensando solo e sempre ai loro affari e non al bene comune. Basta guardare i disastri nella Sanità, nella catastrofica gestione dell’emergenza, nella loro incapacità a pensare, anche solo per un momento, al bene comune. Capaci solo a consultare il manuale Cencelli per garantirsi lunga e ricca vita.

Organici ai politici si sono dimostrati i “giornalai”, capaci di mentire su tutto, di inventare le più incredibili fake-news sotto cui far soccombere le persone di buona volontà che disperatamente hanno cercato di cambiare in meglio il nostro Paese. E questo lo possiamo riscontrare a tutti i livelli, da quello nazionale fino a quello comunale: una dittatura mediatica che ci porta al 180mo posto nella graduatoria mondiale della libertà di stampa.

Il risultato di questo mix infernale è stata l’avanzata di alcuni personaggi della peggior destra che hanno remato contro le indicazioni della Sanità e del Governo Conte, in un nuovo “me-ne-frego 2.0”, di fascistissima memoria.

Dobbiamo a questo virus la rinata coscienza della inderogabile importanza della Scuola; solo persone che ci lavorano, come il ministro Azzolina, si sono battute strenuamente per tenerla aperta a tutti i costi, mentre altri, i cosiddetti “capaci” hanno fatto di tutto per rendere impraticabile questa opzione. E dire che di soluzioni ne sono state avanzate diverse e tutte plausibili.

Ed è ancora grazie alla pandemia che abbiamo riscoperto il valore degli anziani, la nostra memoria collettiva in un mondo sempre più lontano dalle cose veramente importanti, e che purtroppo vediamo scomparire giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi.

Ed infine noi stessi, incappando nella trappola del confinamento, abbiamo dovuto spogliarci dei nostri egoismi e agognare i contatti umani, quella rete di relazioni ed emozioni che ci rendono uomini.

Se una volta che tutto questo sarà finito saremo capaci di ricordare questa dura lezione, forse tutto questo non sarà accaduto invano.

Buona rinascita a tutti.

Carlo Ferraro

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