Dopo 2 anni di ”Tutta un’altra storia”.
A circa due anni dalle elezioni amministrative comunali mi sono ricapitate sottomano le CONCLUSIONI del programma presentato da “TUTTA UN’ALTRA STORIA” .
E’ vero che la coalizione non vinse ma l’impegno degli eletti, di chi inserito nelle liste e di quanti parteciparono, per lo meno in termini di elaborazione, proposte, rapporto con gli elettori, entusiasmo ed impegno, non potrebbe essere ancora valido?
Leggendolo riflettevo: non sarebbe forse ora di chiederne conto?
Dire: adesso basta con una assenza di rapporto tra eletti, elettori, simpatizzanti e concittadini?
Credo che argomenti ce ne siano moltissimi, sia per la situazione locale sia per quanto riguarda ambiti più ampi.
Ecco il testo scritto nel programma elettorale quale memoria.
CONCLUSIONI
ll programma esposto rappresenta un progetto ambizioso per proiettare Mesagne in un futuro migliore sia dal punto di vista economico che sociale. La grande rilevanza di ambiti e di interventi previsti rappresenta lo sviluppo delle traiettorie che la nuova amministrazione, proposta sotto il motto TUTTA UN’ALTRA STORIA, intende attivare e realizzare nell’arco del prossimo mandato, impostando anche le basi perché ciò prosegua negli anni successivi. Risulta evidente che tutto non può essere realizzato in contemporanea e che i vincoli imposti dalla condizione dello stato iniziale delle risorse, dalle criticità esistenti e che si potranno manifestare e dalle capacità e competenze disponibili per attivare tutti i processi virtuosi, possa condizionare, anche in maniera significativa, la sua realizzazione. I percorsi indicati potranno far parte, in maniera più o meno completa, anche delle proposte degli altri candidati a Sindaco.
Ciò che riteniamo essere particolarmente caratterizzante della nostra proposta sono tre aspetti fondamentali:
- la programmazione;
- la gestione;
- la relazione con i concittadini.
Il primo periodo di Governo (4 mesi), evidentemente gestendo prioritariamente eventuali condizioni di criticità, sarà dedicato a strutturare proprio questi tre aspetti impostando i piani, definendo le priorità in modo corretto, identificando le risorse necessarie, attivando i processi per la loro disponibilità, per arrivare a formulare e presentare i risultati in momenti di confronto pubblico non solo di controllo ma anche di ascolto e di raccolta di idee e suggerimenti.
In tale prima pianificazione, consolidata e presentata entro dicembre 2019, saranno correttamente indicati gli obiettivi, gli impegni ed i tempi per raggiungerli, secondo una programmazione basata su fasi a breve (6 mesi), a medio (18mesi) e lungo periodo (30 mesi ed oltre). Tale modalità di operare sarà mantenuto per tutta la consiliatura con gli stessi criteri di visione e di dettaglio sui piani in modo da avere un rapporto continuo con i concittadini sullo sviluppo condiviso dell’azione di governo.
Se qualcuno risponde potremmo iniziare un dibattito e magari dare segni di vitalità.
Basta con le lamentele e lo scaricare responsabilità solo agli altri!
Io ci sono.
Silvano