Alcune considerazioni (di Carlo Ferraro)
Relativamente al Parco Eolico ed alla querelle che ne è scaturita, vorrei ringraziare il vice sindaco dott. Semeraro
per avermi fatto notare con garbo il mio errore nelle lettura delle date; egli ha rispettato il profilo istituzionale della sua carica senza trascendere il suo ruolo.
La questione poteva finire lì, invece il sindaco Matarrelli ha colto l’occasione per una fiera reprimenda nei miei confronti, dimostrando di non esser capace di farsi Istituzione, ma solo di esprimere i suoi personali rancori, facendo intendere ai cittadini che io sarei sempre contro il suo operato e quello della sua amministrazione.
Eppure in questi due anni di legislatura ogni qualvolta c’è stata occasione abbiamo collaborato fattivamente per il benessere della città; basterà ricordare i diversi incontri avuti con lui ed il nuovo comandante dei VV. UU., in cui fummo prodighi di osservazioni e raccomandazioni per la viabilità della nostra città, consegnate in un dossier; oppure ricordare il progetto per la Pista di Atletica in c.da Calderoni, elaborata all’interno del nostro Movimento e, grazie alla passione di alcuni di noi, offerta all’Associazione Dilettantistica Mesagnese e con questa posta all’attenzione dell’assessore D’Ancona. E da quel fortunato incontro ne è venuto fuori un progetto di riqualificazione del quartiere Grutti; finora l’unico vero progetto che cerca di rimediare all’isolamento di quel quartiere.
Infine, in questi giorni è in fase di elaborazione una serie di nuove proposte per il nuovo Piano di Rigenerazione Urbana, discusso nell’ultima commissione Urbanistica e Territorio, dove le mie proposte sono state accolte con molto interesse.
E che dire del nostro silenzio, come opposizione, in seno al consiglio comunale? Un anno fa, davanti all’esplodere della pandemia, avevamo promesso di essere al fianco dell’amministrazione, di abbassare i toni della polemica, di essere uniti in un momento così difficile.
Eppure il sindaco oggi fa delle insinuazioni sul mio operare come consigliere…
mi par di capire che il problema non è tra me e l’amministrazione comunale, ma tra me e la sua persona.
A cosa è dovuta la sua insofferenza verso il modo in cui svolgo il mio ruolo? Lei sa benissimo che non sono un professionista della politica, per scelta lascio ad altri questa attività, ma un cittadino chiamato, con voto popolare, a portare un mio apporto e tramite mie competenze, al bene della nostra comunità.
Mi rinfaccia di riportare sempre i fatti in maniera distorta insinuando dell’altro; la invito a chiarire questa sua insinuazione ricordandole che in questi due anni non ho mai rimarcato il fatto che lei non rispondesse ai quesiti che le ponevo: sulla ZES le chiesi di chiarire quali sarebbero state le sorti di Mesagne, dopo le tante promesse disattese fatte da lei ed il dott. Borraccino, ma non ne ho fatto un cavallo di battaglia…
sulla Zona Industriale le chiesi se anche le altre imprese avrebbero usufruito della “benevolenza” della sua amministrazione come fu fatto per la Polycristalline; anche qui nessuna risposta, eppure non ne ho fatto motivo di polemica, come avrebbe fatto un vero politico. Ma fortunatamente per lei io non sono un politico.
Avrà notato, spero, che il mio interesse è soprattutto indirizzato alla gestione del territorio, avendone le competenze, lasciando ad altri argomenti di cui non conosco a fondo la portata, per cui i miei interventi sono abbastanza sporadici. Eppure questa mia limitazione di campo sembra non bastarle…
per questo mi pare che anche lei stia distorcendo un po' i fatti...
Sicuramente conoscerà la tragedia di Macbeth che, dopo aver fatto eliminare il re si assise sul suo trono: occupava quel trono ricordando il suo delitto e nel terrore aspettava l’arrivo della foresta che lo avrebbe spodestato. Sindaco, di cosa ha paura?
Carlo Ferraro