Left: Diventare sindaco è molto diverso dal fare il sindaco.

Dopo esserlo diventato bisogna dare prova di saperlo fare.

Il dovere di un primo cittadino come di chiunque abbia ruoli di leadership è quello di tenere insieme la propria comunità. Questo è stato il principale fallimento di questa amministrazione guidata da Rossi che è sempre stata divisiva e non ha mai pensato ad unire né la propria maggioranza e né una città piena di contraddizioni e separazioni sedimentatesi nel tempo.

Un patto tra due gruppi alla base. Una parte politica fortemente ideologizzata (bbc) per cui si esiste e si ha diritto di parola solo nel proprio recinto e pensa che fare politica sia distruggere qualsiasi cosa per imporre il proprio modo di vedere il mondo e per cui una critica è una sorta di lesa maestà al pensiero unico.

L’altra parte, il Pd cittadino che di idee e valori costitutivi ha perso qualsiasi riferimento rintanato com’è nel recinto amministrativo e di governo e lontano ormai dal sentire comune di una sinistra diffusa e popolare. Lascia agli alleati l’azione distruttiva come se fosse da un’altra parte e non vedesse. Sembra il gioco dello schiaffo degli adolescenti, Rossi tira il ceffone ed il Pd rotea in area insieme a lui ed ai suoi il dito indice per non far capire chi sia il colpevole. Molto attenta invece quando si tratta di occupare poltrone, in quel caso è BBC a roteare il dito in aria a vantaggio dei suoi alleati.

Si coprono reciprocamente nelle pratiche amministrative tanto che è sempre più difficile definirle brave persone, perché stanno rovinando ulteriormente questa città a botta di ceffoni delle due parti.

Nelle settimane scorse avevamo sollevato dubbi e incoerenze sulla precipitata presa di posizione del sindaco e del Pd cittadino per i progetti di A2a. Abbiamo denunciato il rischio che sotto questa amministrazione un’area pregiata portuale e urbana come quella prospiciente il castello alfonsino diventasse una pattumiera, abbiamo letto dopo che è ancora destinata a produrre energia da metano (sempre fossile è). La richiesta di Via da parte di A2A per tutti i suoi progetti è passata inosservata da queste parti?

Tutti a roteare il dito indice con la faccia di chi non ne sa nulla questi innovatori? Sembra invece che il ministero voglia metterli in discussione. Ma a Brindisi questi progetti sono accettati dall’ing Rossi?

Ma come si fa a non dire nulla su questo, su chi vuole costruire una centrale a gas quasi in centro città e rifiutare le opere di compensazione offerte da Snam per il metanodotto TAP? Ma con quale criterio? Opere di cui la città e parte della popolazione ha tremendamente bisogno.

Ma bisogna rotearlo veramente fortissimo questo dito indice per far finta di nulla, decollare come un elicottero e non farsi più vedere!

È ora che le parti sane e lungimiranti di questa città si riapproprino del dialogo, quello che è mancato negli ultimi anni, dialogo indispensabile per costruire il futuro con entusiasmo, partecipazione e condivisione.

L’ultima lite con la Sovrintendenza e la risposta che leggiamo ora sui giornali è emblematica.

Più che litigare sulle ovvietà (vedi fruizione del castello) è opportuno dialogare e costruire assieme soprattutto con chi per legge e competenza ha le funzioni. Ma si preferisce condividere scelte sbagliate (vedi A2A) che condividere progetti per la fruizione del castello dimenticandosi di esercitare il proprio potere per liberare l’area prospiciente ancora destinata ai rifiuti e alla produzione di energia. Non vogliamo “sparare sulla croce rossa” ma in questa città è urgente unirsi per costruire il futuro. E’ una esigenza che si ripropone con più forza per il post Covid ma   chi unisce la città, chi l’aiuta a superare le separazioni sedimentatesi? Quale è il progetto politico delle forze riformiste e di sinistra? È la domanda che ci facciamo da tempo e non solo noi.

Brindisi Left

Il coordinamento cittadino

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