Basta ciurlare nel manico
Siamo tranquillizzati dalle parole del sindaco sulla posizione di Comune e Provincia contro una centrale a gas di A2a a ridosso della città.
Un po’ meno tranquilli nel sentire parlare di economia circolare quando si parla di rifiuti e quando a Brindisi non si riesce a superare il 50% di raccolta differenziata causando danni enormi all’ambiente ed alle tasche dei cittadini. Ma questo è un altro discorso.
Quello che abbiamo sollevato nella nostra nota “domenicale” e su cui insistiamo è la destinazione di un’area che, secondo noi, non andrebbe utilizzata ne’ per trattare poseidonia o spazzatura di strada, ne’ per produrre energia da metano e ne’ tantomeno da rifiuti abusando del termine “economia circolare”.
Lo ribadiamo, per noi il problema va risolto alla radice: ridare l’area della Ex centrale di Brindisi Nord al porto, alla città e al castello.
Si legge nel piano strategico dell’azienda A2A che il suo obiettivo è quello di produrre energia dai rifiuti . E noi non lo mettiamo in discussione, ma non in città davanti al castello. Si smetta quindi di far finta di buttar via la roba dalla porta per farla rientrare dalla finestra. Se A2A vuole investire a Brindisi apra un confronto con comune e Consorzio Asi per individuare altri siti della zona industriale già dedicati al trattamento dei rifiuti (ex termomeccanica, impianto comunale di compostaggio) e tra l’altro molto vicini all’area portuale che si vorrebbe ancora assoggettare alla produzione di energia. E il comune utilizzi il suo potere di governo e destinazione urbanistica del proprio territorio (dpp, pug) per ridare alla città, al porto e alla valorizzazione turistica del castello a mare, un’area portuale pregiata che negli anni passati fu asservita per produrre energia. Si rompa con il passato per cambiare veramente la storia di Brindisi. Il sindaco è chiamato a dire la verità alla città e ad essere coerente con il suo stesso programma elettorale.
Il coordinamento cittadino
Brindisi Left