Movimento libero e progressista: Il politico influencer

Salvini è stato in Puglia, riscuotendo anche un discreto successo.

Non ci piacciono i rimpianti e non siamo morbosamente legati ad un passato che non può più tornare.

Sappiamo benissimo che le riunioni di partito non decollano, le Feste dell’Unità sono un lontano e malinconico ricordo, il giornale “L’Unità” non è più in edicola, gli approfondimenti annoiano, i comizi vanno spesso deserti.

In questa annosa assenza di alternative al vecchio modo di fare Politica, purtroppo, si sono inseriti i social, Facebook su tutti, a dettare la linea.

Così è salito in maniera esponenziale il successo di Matteo Salvini, il Leader italiano più conosciuto e seguito sui social.

Gli esperti che studiano da anni la sua ascesa, addebitano tale successo, prima popolare e poi elettorale, alla cd “Bestia”, ovvero a quella potente macchina social che dal 2014 lavora su tutte le piattaforme internet (Facebook, Instagram, Twitter) per creare consenso attorno al leghista.

La Bestia è gestita da almeno 35 esperti digitali, capitanati da tale Luca Morisi, che hanno il compito di condividere, ventiquattrore su ventiquattro, 365 giorni all’anno, ogni suo pensiero, spostamento, attività pubblica o privata che lo renda interessante, facendolo sembrare il più possibile vicino al pubblico.

Per ottenere l’obiettivo di aumentare il numero di fan sui social che diventeranno futuri elettori, i maghi della comunicazione utilizzano tutta una serie di meccanismi. Leggeteli con attenzione, perché li ritroverete in tante altre realtà, compresa la nostra:

-         l’invio di ripetuti post su Facebook per preannunciare una prossima intervista;

-         la “sponsorizzazione” a pagamento dei post, perché appaiano sul maggior numero di bacheche;

-         l’utilizzo di frasi ad effetto con messaggi semplici da diffondere (su tutti v. #primaglitaliani);

-         l’invito, esplicito o meno, ai propri fan di esprimere il loro pensiero contro un avversario politico;

-         l’utilizzo di frasi entusiastiche, come ad esempio «la Lega continua a volare», per convincere l’opinione pubblica, anche nei momenti in cui i sondaggi indicano un calo di consenso, che invece l’Italia è tutta leghista;

-         l’utilizzo di immagini di vita privata che inteneriscano il lettore, umanizzando il Leader;

-         la diffusione ossessiva dei messaggi del leader attraverso i cd "ripetitori digitali", ovvero quei fedelissimi del Capo che ricevono il link dei post su una chat WhatsApp e immediatamente lo ricondividono sui propri profili social e/o in altre chat;

-         la presenza del Leader in tutti i luoghi della vita quotidiana di ciascun elettore, dal bar alla Piazza, dal lido marino alla sagra, dall’inaugurazione di una macelleria al gelataio;

-         lo sfruttamento della popolarità altrui per aumentare i propri fan, commentando quotidianamente i profili social di altri personaggi famosi, politici e non.

Dalla lettura dell’elenco si evince che il modello de “La Bestia” di Salvini si sta diffondendo in maniera capillare in tutta Italia e viene utilizzato da politici di qualsiasi orientamento, anche qui a Mesagne.

Un Paese di circa 27mila abitanti in cui i social, “la Bestia” (come sopra definita) la fanno da padrone.

Il Leader-Amministratore di Mesagne, proclamatosi nuovo influncer, invece di vendere cremine snellenti o shampoo anti-crespo, vende la propria immagine su Facebook, indirizza i suoi fan sui libri da leggere, gli eventi da frequentare, i rivali politici da attaccare, i messaggi da diffondere.

Alterna inaugurazioni di locali con le foto di allegri quadretti famigliari, sorridendo entusiasta per ogni presunto successo, tralasciando volutamente gli insuccessi.

Bombarda, attraverso i suoi fedelissimi (alcuni davvero "insospettabili), le chat mesagnesi (e non solo!) con i link che rimandano al suo profilo Facebook.

Rimane volutamente e furbescamente in disparte quando i "suoi" scelgono un nemico da colpire e affondare sotto articoli su Facebook a Lui non compiacenti.

Per accaparrare like e consenso, commenta giornalmente i post del ben più noto giornalista Andrea Scanzi o dell’ex premier Giuseppe Conte per aumentare la sua fama, anche oltre la realtà locale, ragalando perle populiste ora contro i 5 stelle, ora contro la sinistra, ora contro la destra.

«L’esercito va nutrito e motivato», ripete Morisi, il Comunicatore di Salvini e così, anche a Mesagne, facendo leva sulle debolezze di un paese in crisi post Covid, il Leader-influencer nutre il suo esercito, facendo l’occhiolino a Conte, commentando Scanzi, inaugurando centri estetici e botteghe, così dimenticando, colposamente, la responsabilità di un vero Leader, ovvero quella di accrescere la coscienza civile.

...fa niente se:

-         in autunno arriverà la TARI più alta (quella per cui si disse che l’opposizione aveva mentito dicendo che sarebbe aumentata);

-         nei milioni di locali e localini, molta gente lavora a nero;

-         le associazioni mesagnesi attendono ancora di sapere se avranno uno spazio dove riunirsi;

-         il Centro Storico sta per implodere;

-         il problema dei parcheggi non è stato risolto;

-         nei nuovi manti stradali appena rifatti, i tombini sono pericolosamente più bassi del livello della strada;

-         la società vincitrice dell’appalto del canile ha rinunciato all'affidamento;

-         le campagne (soprattutto della zona Grutti) ardono pericolosamente;

l’importante è sorridere falsamente su una bacheca Facebook, imitando il leghista Matteo Salvini.

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.