Brindisi e Lecce escluse dal Corridoio europeo Baltico-Adriatico.

Bruno: “Il Salento tagliato fuori ancora una volta.

Ma la Puglia non si ferma a Bari. C’è ancora tempo per rimediare, ma occorre l’impegno di tutti. Presto un’audizione con il presidente Emiliano e l’assessora Maurodinoia”.

E’ inaccettabile.

Brindisi e Lecce ancora una volta tagliati fuori. Esclusi.

Ma questa volta non possiamo stare a guardare.

Il progetto europeo del cosiddetto “Corridoio Baltico-Adriatico”, che nei prossimi anni unirà i due mari del nord e del sud Europa attraversando cinque nazioni, si ferma a Bari e Taranto.

I territori di Brindisi e Lecce, l’intero Salento, sono completamente esclusi dalla proposta italiana di questo enorme e fondamentale progetto europeo.

E non possiamo permetterci di lasciar passare tutto così, senza fare tutto quanto in nostro potere per mettere sul tavolo l’allungamento della dorsale adriatica fino al Salento.

Non è una questione di stupido campanilismo: ma di vita, di futuro per un’area della Puglia e dell’Italia che non può essere sempre esclusa da ogni progetto infrastrutturale che porti sviluppo, infrastrutture, collegamenti, lavoro e avvenire.

La Puglia non termina a Bari.

Il tempo per intervenire e comprendere Brindisi e Lecce nell’asse europeo c’è. E’ poco, dal momento che la scadenza è praticamente fissata a novembre, ma c’è. E dobbiamo muoverci, subito, e con determinazione.

Oggi stesso chiederò al presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale un’audizione del presidente della Regione Michele Emiliano e dell’assessore ai Trasporti Anna Maurodinoia, cui siano presenti anche i sindaci e i presidenti delle Province di Brindisi e Lecce.

Non è certamente materia di competenza regionale: gli attori in campo sono governo e Commissione Europea. Ma dobbiamo spingere sul nostro esecutivo affinché riconsideri la mappa inserendo nel corridoio anche il Salento.

E per questa ragione chiedo anche a tutti i parlamentari pugliesi - e ringrazio chi già lo sta facendo - di abbandonare ogni divisione politica e unirsi in una richiesta di giustizia per il nostro territorio, il nostro tessuto produttivo, le nostre comunità.

Maurizio Bruno

(Presidente del Comitato regionale

permanente della Protezione civile)

 

Consigliere Regionale della Puglia

(gruppo consigliare PD)

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