Macina: “Senza il Reddito di Cittadinanza solo disperazione e rassegnazione”.
Queste le parole usate in Aula alla Camera giovedì dal Ministro Orlando.
Eh no, a pronunciarle non è stato dunque un “grillino”, ma un Ministro di un altro partito che a distanza di tre anni dall'istituzione del Reddito di Cittadinanza, oggi ne riconosce l’alto valore.
I dati su quante famiglie ha sostenuto o quanti minori ha strappato alla povertà assoluta sono sotto gli occhi di tutti.
O almeno di chi vuole guardare e di chi è disposto ad ascoltare senza pregiudizi.
Non è più nemmeno attuale parlare dei cosiddetti “furbetti”, non dopo che l’Inps ha snocciolato i dati su controlli ex ante ed ex post, non dopo che sono state rese trasparenti le modalità e i livelli di controllo (dai Comuni all’Agenzia delle Entrate).
Basta avere voglia di riflettere ed ascoltare con atteggiamento laico, non con fanatismo politico.
Ben vengano i controlli ma non si inquini il dibattito "usando" i truffatori contro i bisognosi.
È triste continuare a sentire commenti come “metadone di stato” o “veleno per l’economia” o “reddito di criminalità”.
Non credo che chi li ha pronunciati da un salotto televisivo avrebbe il coraggio di farlo guardando negli occhi un padre disoccupato.
L’Italia non è fatta solo da lavoratori “prestigiosi”, non ci sono solo politici, imprenditori o sociologi.
L’Italia è fatta anche da operai sbattuti fuori dal mondo del lavoro a causa di imprese che chiudono o delocalizzano.
È fatta anche da persone che a causa di un basso tasso di scolarizzazione hanno sempre avuto percorsi lavorativi sporadici e precari, e vivono ai margini della società.
Il miracolo del Reddito è stato quello di offrire loro una possibilità.
Un patto stretto tra lo Stato e i suoi cittadini, un sostegno nel momento del bisogno.
E il vero miracolo è politico.
Quello compiuto dal Movimento che ha approvato il #redditocittadinanza usando i voti della Lega (che oggi vorrebbe cancellarlo) e che ascolta parole di elogio e difesa del Rdc da parte di chi votò contro quella misura.
E oggi con atteggiamento laico ne riconosce invece il valore.