Movimento Liberi e progressisti: CONFERMATO, se esci fuori dagli “OSANNA”, loro ti sbranano.

L’ANTEFATTO

Il Presidente della Provincia di Brindisi, nonché Sindaco della città di Brindisi, decide, inspiegabilmente, di dimettersi da Presidente della Provincia a qualche mese dalla scadenza dall’incarico.

Su questa scelta, in Puglia, a Brindisi, nei paesi limitrofi, a Mesagne stessa, non si apre nessun dibattito politico.

Nessuno chiede ufficialmente all’uscente Riccardo Rossi il perché delle sue dimissioni: chi o cosa c’è dietro questa decisione?

Manca il Giornalista che se ne occupi, manca il Politico che chieda conto, manca la società civile che se ne interessi.

Quello che importa ai più è solo: chi sostituirà Rossi?

“MATARRELLI”, urlano sui social i soliti cinque (ormai noti) fan adoranti.

Il Presidente uscente annuncia sui giornali locali che nominerà suo Vice, in attesa delle elezioni ufficiali, chi fra i consiglieri provinciali “sarà il più suffragato”.

L’INASPETTATO

Succede, però, che, all’esito delle elezioni dei consiglieri provinciali di Brindisi, ottenga più voti il Sindaco di Villa Castelli, Barletta.

Ma il Presidente uscente, contraddicendo se stesso, opta per una “scelta politica” (citazione testuale) e nomina suo vice, Matarrelli.

Come mai Matarrelli non ha ottenuto il “tripudio” di voti che immaginava?

Come mai non è stato il più votato?

Chi ha tradito Matarrelli?

Come mai Rossi ha dovuto rinnegare se stesso e nominare Matarrelli nonostante non sia stato il più suffragato?

Chi ha “costretto” Rossi a tale scelta?

Quindi non è vero che Matarrelli è “invincibile”?

Anche stavolta, assenti Giornalismo, Politica e società civile.

IL FATTO

Succede allora che il nostro piccolo Movimento di opposizione (che tanto piccolo non deve essere se fa perdere così le staffe alla Maggioranza) lanci sui social una serie di suggestioni: e se il venir meno dei voti a Matarrelli fosse dipeso da un’alleanza “saltata”? E se dietro la scelta di Rossi di nominare ugualmente Matarrelli ci fosse Emiliano?

Suggestioni, provocazioni, idee, opinioni. Chiamatele come volete, per noi sono solo un esercizio di libertà di pensiero e di espressione.

A Mesagne, però, il diritto di parola non sembra contemplato, soprattutto se si osa toccare il binomio Matarrelli-Vizzino.

Apriti cielo, lesa maestà: parte la valanga di odiatori, sui social arrivano i richiami pubblici, su whatsapp quelli privati.

A difesa del sodalizio M.-V. scende in campo il solito, indefesso, vecchio saggio, il Vizzinos padre, quello che da oltre trent’anni sta in politica, ma si permette il lusso di chiamare noi "vecchi soloni della politica".

Per confermare l’unità di azione tra il figlio ed il Sindaco di Mesagne, Vizzino senior arriva a scomodare il defunto ex Sindaco ELIO BARDARO e, paragonandolo a Matarrelli, riconosce ad entrambi “carisma, autorevolezza, saper stare tra la gente”.

Ci accusa di “degrado politico”.

Conclude il suo intervento social ricordando che dietro il legame tra M. e V. non c’è solo un’amicizia, ma un "progetto politico strutturato e lungimirante".

LE RIFLESSIONI

A noi i progetti politici interessano molto, moltissimo, però qualcuno ce lo deve spiegare bene questo progetto, perché non è affatto chiaro.

Per il momento ci sembra solo un’offerta speciale da DISCOUNT: ne voti uno e te ne ritrovi due.

Sarebbe auspicabile, invece, se questo progetto politico venisse reso noto con serietà, senza mancarci di rispetto, senza offenderci, senza darci in pasto ai soliti quattro o cinque leoni da tastiera. Senza disprezzare o osannare i giornalisti locali a seconda del loro livello di "allineamento" o "compiacimento".

Vorremmo sapere cosa c’entra la Politica con gli incarichi personali che Matarrelli e Vizzino stanno accumulando, moltiplicando e cosa hanno portato concretamente a Mesagne questi incarichi, oltre illusioni, parole, fumo e qualche pianta lungo marciapiedi sconnessi.

Vorremmo che ci venisse risposto senza denigrare un gruppo di persone che “dissente”, senza riesumare quei morti e quegli atteggiamenti che con caparbietà la Sinistra mesagnese aveva cercato di cancellare dai ricordi dei mesagnesi.

Vorremmo ci venisse dettagliato questo progetto politico senza nominare ossessivamente “la gente”, perché saper stare tra la gente non sempre significa volere il bene della gente.

Perché a Mesagne ci sono i ciclamini e qualche brutta luminaria qua e là, ma la “gente” continua ad avere fame e a cercare lavoro.

Perché la Politica, secondo noi, di questo si deve occupare, non di appuntare incarichi sul bavero di una giacca che non si sa indossare.

Perché siamo convinti che si possa parlare di “degrado politico” quando Vizzino junior si sposta dalla Sinistra al Centro-Destra pur di rimanere in pista, quando rimane al governo regionale sostenuto dai voti del PD e si dichiara, poi, avversario del PD a livello locale, quando lo Stesso viene eletto Presidente della Commissione nel momento più delicato della Sanità pubblica pugliese, italiana, mondiale, quando Matarrelli fa il giro di tutti i movimenti politici esistenti nel panorama italiano pur di arraffare incarichi e ruoli.

Questo è, per noi, il degrado della Politica! E lo continueremo a denunciare non per risentimenti personali, ma per coscienza civica ed amore sincero e disinteressato per il nostro Paese.

Movimento Libero e Progressista

Orgogliosamente soloni

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