Tap, Amati: “Italia regge shock energetico con gasdotto. Utile raddoppio ma qui si rifiutano le compensazioni”
“L’Italia sta reggendo lo shock energetico mondiale, pur con molte difficoltà, grazie al gasdotto Tap,
diventando per certi versi esportatore. Servirebbe al più presto un altro gasdotto per migliorare ancor più i nostri stock, approfittando dell’occasione per ottenere maggiori investimenti compensativi e magari accogliere al più presto quelli ancor oggi abbandonati per folle ideologia. Spero che la Regione Puglia diventi capofila di questo processo intelligente, fortemente ambientalista e culturalmente ostile all’ideologia inquinante del no-a-tutto”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati
"Non c'è molto da girarci attorno, Tap e Snam hanno distribuito (nel 2021) 10 miliardi di metri cubi di gas, contribuendo in modo importante al fabbisogno energetico del Paese. E poiché questo accade grazie a un’infrastruttura realizzata in Puglia, mi pare opportuno che la Regione cominci a reclamare gli investimenti promessi e mai erogati, e si adoperi per attrarre nel nostro territorio tutte le nuove infrastrutture energetiche al sevizio del nuovo mondo verde e pulito.
Dobbiamo isolare l’ideologia inquinante del no-a-tutto, così da garantire i maggiori fabbisogni energetici che il progresso ci chiede e a cui nessuno di noi intende rinunciare.
Il gas è il carburante di transizione per eccellenza, senza il quale ci restano solo carbone, petrolio e bollette salate”.