Apulia Film Commission, Zullo (Fdi): "Fondazione dilaniata tra liti, denunce e dimissioni. Emiliano faccia chiarezza"

“Frana un’altra importante fondazione regionale, l’Apulia Film Commission, questa volta sotto i colpi di litigi interni, denunce e dimissioni.

Il gruppo di Fratelli d’Italia è ancora in attesa che il presidente Emiliano venga in aula a riferire su quanto sta succedendo fra vertici che lui ha nominato.

“E oggi sono ancora le notizie di stampa a consegnarci un clima impossibile all’interno del Consiglio di Amministrazione che ha spinto la vicepresidente Marta Proietti, e il consigliere Luca Bandirali, a rassegnare le proprie dimissioni per evitare di votare – almeno così ci sembra di aver capito – la proposta di licenziamento del direttore generale Antonio Parente richiesta dalla Simonetta Dellomonaco con la quale c’era stato un violento litigio.

“Anche all’epoca furono sempre le indiscrezioni di stampa a dare la notizia, per questo il primo dicembre chiedemmo al presidente Emiliano di venire in Consiglio regionale a riferire, anche perché il tutto avveniva in contemporanea alle dimissioni dell’assessore alla Cultura, Bray. I due eventi potrebbero non avere nulla a che fare, oppure no. Sta di fatto che la lite fra la presidente Dellomonaco e il direttore Parente non è un bisticcio fra parenti o amici, peraltro finito con un’aggressione e una denuncia alla Procura di Bari. E’ un diverbio fra i vertici che non può rimanere interno alla Fondazione, anche perché come opposizione vorremmo conoscere i motivi dei dissapori e se questi incidono sulle scelte anche d’investimento che vengono prese. La Fondazione gestisce importanti risorse pubbliche, vale a dire soldi dei pugliesi.

“Ma non frana solo un'Agenzia, frana un sistema in piena implosione così ccome faranno prima o poi i sistemi tirannici e siamo certi che anche la tirannia di Emiliano ha vita breve. Fratelli d’Italia, anche questa volta, per l’ennesima volta, chiede chiarezza e trasparenza. Emiliano sfugge al confronto in Consiglio con noi suoi oppositori "Noi non molliamo”.

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