Energia, Amati: “È emergenza. Rinnovabili, rigassificatori offshore, gasdotti e serbatoi GNL. Subito”
“Siamo in emergenza e se continua così rischiamo povertà e terribili disuguaglianze da periodo di guerra.
Per questo la Puglia deve candidarsi per rigassificatori offshore, collaborare per approvare rinnovabili, a cominciare da parchi eolici al largo di Brindisi e Lecce, spingere per raddoppio Tap e costruzione di nuovo gasdotto Poseidon, e dare l’intesa per serbatoio GNL di Brindisi. Certo, questo non risolve il problema ma risponde al principio che ognuno deve fare ciò che può, soprattutto se questo dovere corrisponde a pace, sicurezza ambientale e prosperità”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Stiamo pagando gravi errori di valutazione del passato e un numero incredibile di illusioni infondate. E mentre si sentono incertezze, ambiguità e ammiccamenti, per corrispondere a paure infondate o strumentalizzazioni politiche, serve una volontà politica che si esprima con parole chiare.
E allora. Bisogna candidare la Puglia per almeno un rigassificatore offshore, evitando che la scelta ricada su altre coste italiane che in queste ore stanno facendo sentire con voce alta la stessa richiesta.
Occorre collaborare, anche modificando le linee guida del piano paesaggistico, per conseguire l’autorizzazione delle oltre 400 pratiche pendenti per fotovoltaico, eolico e biomasse, per una capacità totale di circa 15GW. Fatte salve, ovviamente, le verifiche sui requisiti tecnici e legali.
Terminare al più presto la fase dell’ostracismo inquinante nei confronti degli impianti eolici offshore, lasciando ai tecnici la verifica dei requisiti e gli eventuali accorgimenti di mitigazione, sulla base delle norme e del piano paesaggistico, che in questi casi richiede la distanza di 4 chilometri dalla linea di costa. Non capisco come si può allora dire che il parco eolico al largo della costa salentina viola il paesaggio se è lo stesso piano paesaggistico che lo consente, poiché allocato a 12 chilometri dalla linea di costa, ossia molto più lontano dei 4 chilometri prescritti.
Spingere sulle autorità competenti per consentire a tutto ciò che occorre per ottenere la massima portata di 20miliardi di metri cubi del gasdotto Tap e per la realizzazione del Poseidon con approdo a Otranto.
Per finire, chiedo alla Giunta regionale di dare l’intesa per la realizzazione del serbatoio GNL nel porto di Brindisi e predisporsi per accogliere anche altri serbatoi GNL qualora fossero richiesti e risultassero compatibili con le normative di settore.
Gestire un’agenda politica priva di queste priorità significa non essere accordati con i tempi e l’emergenza in corso, posizionandosi dalla parte del conflitto, dell’inquinamento e delle disuguaglianze”.