Sull'areoporto di Grottaglie alcune dichiarazioni pro (Taranto) e contrarie (Brindisi).

Si riportano le dichiarazioni di Di Gregorio - Borracino (Ta) e Quarta e Titi (Br)

 

Di Gregorio (Taranto)  Consigliere regionale Pd : riprogettiamo il futuro del trasporto aereo in Puglia

Una riflessione del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) sul futuro del trasporto aereo in Puglia.

“La pubblicazione dell’avviso di gara per l’ammodernamento e il riassetto funzionale dell’aerostazione di Taranto/Grottaglie, è sicuramente una novità positiva che va salutata con favore. Ma allo stesso tempo ci spinge ad alcune riflessioni sul futuro.

"Per il completamento dei lavori occorreranno non meno di due anni, sperando che non sopraggiungano lungaggini burocratiche e ritardi esecutivi. Ma questo non è l’unico intervento in programma. L’aeroporto di Taranto/Grottaglie, infatti, è oggetto di una serie di investimenti che riguardano il miglioramento della viabilità stradale. Nei prossimi due anni il volto e la dotazione infrastrutturale dello scalo areo cambieranno radicalmente e l’aeroporto risulterà appetibile per il mercato che tutti speriamo in ripresa. 

"A quella data, però, bisogna arrivare già pronti. Cosa intendo dire? Aeroporti di Puglia è una società pubblica, controllata al 99% dalla Regione, che gestisce quattro aeroporti. Di fatto, quelli operativi sono due: Bari e Brindisi. Taranto e Foggia sono chiusi. Dopo anni di totale abbandono, finalmente la Regione Puglia ha invertito la rotta e ora entrambi questi scali sono interessati da lavori di ammodernamento. Nei giorni scorsi, inoltre, si sono chiusi i termini per le proposte di nuovi collegamenti per il Gino Lisa.

"La strada intrapresa dalla Regione è quella giusta: rendere operativi i quattro scali regionali. Ora, però, bisogna compiere l’ultimo tratto, forse il più difficile, sicuramente il più complesso. Il ruolo primario di un aeroporto è quello di far viaggiare persone e/o merci. Secondariamente, sui rispettivi sedimi possono insediarsi realtà produttive e quando ciò accade è un valore aggiunto. In passato questa regola elementare è stata ignorata. Anzi, nel caso dell’aeroporto tarantino il ragionamento è stato letteralmente capovolto tanto da ridurre l’Arlotta ad un’area Pip su cui era impossibile volare.

"Qui non si vuole negare l’importanza delle attività industriali sorte intorno all’aeroporto di Grottaglie, anzi il mio auspicio è che ne arrivino altre. Negli anni passati, però, questo argomento è stato utilizzato strumentalmente. Ormai questa brutta pagina è alle spalle e, come più volte pubblicamente dichiarato dal presidente Emiliano, ora è chiara la volontà della Regione di rendere operativi anche gli scali aerei di Foggia e Taranto. Gli investimenti in tal senso ne sono la prova evidente.

"Per completare il percorso manca il tassello della programmazione, cioè far funzionare i quattro aeroporti per aumentare il volume complessivo dei traffici passeggeri e merci in Puglia. L’obiettivo da raggiungere deve essere questo, non il record del singolo scalo, altrimenti i milioni di euro investiti diventeranno un inutile spreco di denaro pubblico.

"Regione e Adp dovrebbero sin d’ora studiare una strategia che consenta a tutti gli aeroporti di essere polifunzionali, pur avendo ambiti e caratteristiche ben definiti. Sarebbe sbagliato puntare sulle iperspecializzazioni. Taranto/Grottaglie sarà il primo spazioporto? Benissimo, ma nell’attesa che questo mercato si sviluppi e si consolidi deve poter fare altro, altrimenti lo spazioporto sarà l’ennesima gabbia.

"I quattro aeroporti pugliesi non devono farsi concorrenza tra loro, ma diventare lo strumento per concorrere con gli altri territori nazionali ed esteri e vincere la sfida. Approfittiamo del rallentamento generale del mercato dovuto agli strascichi della pandemia e alle tensioni internazionali per riprogettare il futuro del trasporto aereo in Puglia nei prossimi 5/10 anni, mettendo da parte i campanili, con l’orgoglio di appartenere tutti ad una grande Regione."

«Finalmente oggi tocchiamo con mano quello che da qualche anno il sottoscritto insieme al presidente Emiliano andiamo dicendo sull’aeroporto di Grottaglie. Oggi infatti è stato pubblicato l’avviso di gara, da parte di Aeroporti di Puglia SpA, per la procedura aperta, in modalità telematica, per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per gli interventi di riassetto funzionale dell’aerostazione passeggeri (il cosiddetto terminal) dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie. Parliamo di 8milioni e 700mila euro di lavori, la durata dell’appalto sarà di 640 giorni e la progettazione esecutiva di 60 giorni».

Aeroporto di Grottaglie, pubblicato l’avviso di gara. Esulta Borraccino

Ad annunciarlo è Mino Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del piano Taranto.

«In meno di due anni, così – scrive Borraccino -,  a partire dal 19 maggio, data ultima per la presentazione delle offerte, l’aeroporto di Grottaglie, dotato di un’aerostazione “nuova di zecca”,  finalmente sarà nelle condizioni di poter assolvere al ruolo che in tanti in questi anni si sono sempre preposti di affidargli: scalo per voli di linea passeggeri, senza eliminare tutto quello che si è costruito in questi ultimi 15 anni. Insieme al Presidente Emiliano, abbiamo infatti sempre affermato, in questi anni, che le vocazioni dell’aeroporto di Grottaglie erano molteplici: da quello cargo a quello per i droni, passando per lo spazioporto sino ad arrivare all’aeroporto civile per voli di linea passeggeri.

Il finanziamento, messo a disposizione della Regione Puglia ad AdP, Aeroporti di Puglia,  per questi lavori, sono stati assegnati dall’assessorato allo sviluppo economico, tra il 2017 e il 2019 e personalmente, da assessore regionale allo Sviluppo economico, con una delibera da me proposta alla giunta, nella quale assegnai ulteriori 7 milioni di €, in aggiunta  ai 2 milioni  che il precedente assessore aveva già  assegnato due anni prima. Adesso vigileremo affinché i lavori e le procedure di gara possano procedere velocemente e nel pieno rispetto della legge, affinché fra 2anni Grottaglie, possa finalmente avviare i voli di linea passeggeri. Ce lo chiedono i cittadini, ce lo chiede il territorio! Andiamo avanti…»

Quarta: “Torna la favola dell’aeroporto di Grottaglie. Emiliano segue logiche elettoralistiche”

BRINDISI – Emiliano è in perenne campagna elettorale e alimenta in continuazione gli appetiti dei vari rappresentanti di forze politiche, calpestando la logica, il mercato e – come sempre – il territorio brindisino. Così ci ritroviamo in queste ore ad ascoltare le consuete mire dei colleghi tarantini di aprire ai voli civili l’aeroporto di Grottaglie, in spregio ai noti accordi che, in una logica di sistema, consigliarono a Brindisi di privarsi dell’investimento di Alenia in favore di Grottaglie. In cambio, però, l’aeroporto di Brindisi (non a caso ribattezzato del Salento) non avrebbe dovuto subire la concorrenza di quello di Grottaglie. Nonostante Aeroporti di Puglia, nel cui cda da tempo non c’è alcun rappresentante del territorio brindisino, abbia più volte cercato di spiegare alla politica che non c’è spazio per Grottaglie nel mercato dei voli di linea (e comunque per 4 aeroporti in una regione piccola come la Puglia), e nonostante siano stati stanziati 112 milioni di euro per realizzare un raccordo ferroviario con l’aeroporto del Salento che sarà anche al servizio del territorio tarantino, Emiliano – accecato dalle sue strategie elettoralistiche – rilancia ciecamente.

Già nel 2017 venne approvata una delibera di indirizzo sull’aeroporto di Grottaglie per l’attivazione di voli di linea e lo sviluppo del traffico passeggeri. Nel 2019, poi, Emiliano tornò a promettere che la Regione avrebbe lavorato per proporre lo scalo tarantino alle compagnie, su tutte Ryanair. Affievolitasi la morsa della pandemia, “i nostri” tornano all’assalto e sulla scorta dell’annuncio della pubblicazione dell’avviso di gara, da parte di Aeroporti di Puglia, per l’affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori (da 9 mln di euro) per il riassetto funzionale dell’aerostazione passeggeri di Grottaglie, il consigliere regionale del Pd Vincenzo Di Gregorio e soprattutto il consigliere del presidente della Regione Puglia per ’attuazione del piano Taranto (sigh!), Mino Borraccino, si sono subito affrettati a ribadire che «terminati i lavori, finalmente l’aeroporto di Grottaglie sarà nelle condizioni di poter assolvere al ruolo che in tanti in questi anni si sono sempre preposti di affidargli», ovvero l’apertura ai voli civili.

Ma d’altronde, cos’altro ci si può attendere da un presidente che veicola tutti gli investimenti su Taranto e Bari, che accuratamente evita di nominare brindisini in giunta e nei ruoli di rilievo e che addirittura nomina un consigliere per l’attuazione del piano Taranto? E il turno del piano per Brindisi quando arriverà? Purtroppo conosciamo bene quale piano Emiliano abbia riservato per Brindisi. Lo hanno capito tutti.

 

Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi

 Voli a Grottaglie, Titi rilancia il no al raccordo ferroviario: “Devasta un paesaggio creato per l’enoturismo”

BRINDISI – A questo punto, con un aeroporto civile a Grottaglie qualcuno mi spieghi la necessità di spendere 110 milioni per un nuovo raccordo ferroviario Taranto-aeroporto di Brindisi!

Un treno già destinato a rimanere vuoto a prescindere da Grottaglie.

Si prevede che un tarantino prendederà l’auto per recarsi in stazione a Taranto, cercherà parcheggio (che non c’è), aspetterà un treno, cambierà con un altro treno per finalmente arrivare in aeroporto a Brindisi. Chiedo ai tanti amici tarantini.

Un progetto che distruggerà un paesaggio creato da una nuova realtà vitivinicola brindisina che ha trasformato una campagna abbandonata e piena di rifiuti in una nuova meta di eno-turismo a Brindisi.

Un treno che distruggera’ per sempre le tracce della vecchia via Appia, la nostra storia.

Se si utilizzassero 110 milioni per valorizzare queste risorse dove potremmo essere oggi??

Sarei curioso di leggere se esiste una relazione costi-benefici.. evito di pensare al “buon senso” che dovrebbe essere inserito nei requisiti dei progetti.

Teo Titi

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.