Riforestazione dopo la piaga Xylella: a Brindisi un progetto pilota Arif per la realizzazione di una serra tecnologica che permetta una crescita più rapida delle piante.

Una serra ad elevato tasso tecnologico per rendere più veloce e più produttiva la crescita di piante forestali.

Così il vivaio di Restinco, a Brindisi, diventa un progetto pilota per tutta la regione Puglia, dopo la distruzione causata dall’epidemia di xylella.

L’idea, di cui ho discusso questa mattina a Bari con il suo promotore, il direttore dell’Arif Puglia Francesco Ferraro, è quella di collaudare un sistema per accelerare la crescita di piante forestali con cui ripopolare le nostre aree maggiormente colpite.

Il tutto partendo da un vivaio, quello appunto di Restinco, dove l’Arif sta sperimentando nuove metodologie per migliorare resa, efficenza e produttività.


ll tipo di serra scelta è in metallo e vetro, doppia campata di circa 19 metri per 25, per una superficie coperta di 500 metri quadri. La serra in questione sarà automatizzata con motoriduttori elettrici azionati da un computer climatico dotato di stazione meteo.

Grazie a questo sistema sarà possibile mantenere all’interno della serra una temperatura costante ed una corretta aerazione e una corretta umidità, mediante l’immissione di acqua nebulizzata.


All’interno della Serra saranno posizionati due bancali di radicazione riscaldati mediante una serpentina alimentata da una pompa di calore.
Mentre il controllo igrometrico sarà affidato ad un’autoclave dotata di serbatoio di accumulo di circa 300 litri.

Le piantine così ottenute saranno poi trasferite in altri vivai per la loro crescita e per il definitivo reimpianto. 

Maurizio Bruno

(Presidente del Comitato regionale

permanente della Protezione civile)

 

Consigliere Regionale della Puglia

(gruppo consigliare PD)

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