Rifiuti. Caroli : per impegni non mantenuti dalla Regione i Comuni brindisini (e quindi i cittadini) pagano circa 3 milioni di euro in piu’ per conferire all’impianto di Heracle
Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, a margine della Commissione Ambiente
“I brindisini pagano i rifiuti due volte: una volta con la TARI e un’altra con i soldi della Regione che, è bene ricordare, sono soldi dei pugliesi. A conti fatti, nel caso dell’impianto di compostaggio HERACLE di Erchie, la convenienza è solo per gli imprenditori veneti che, su un investimento totale di circa 20 milioni di euro, hanno ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento di circa 6 milioni, vale a dire che l’impianto è stato a carico dell’imprenditore solo per il 70%; di qui l’impegno preso in sede contrattuale con PugliaSviluppo di prevedere, a fronte dell’agevolazione concessa, uno sconto pari: il 30% della tariffa a carico dei Comuni che avrebbero avuto dalla Regione l’ordine di conferire a Erchie. Anzi, in quella fase contrattuale fu previsto espressamente che Erchie, che ospitava l’impianto, avrebbe conferito a un prezzo decisamente minore (30 euro a tonnellata), i Comuni limitrofi a un prezzo maggiore, ma con uno sconto, di qui la decisione di fissare la tariffa a 100 euro per tonnellata. Questa condizione era prerogativa per la concessione dei 6 milioni.
“Tutto questo risulta anche dagli atti allegati nella delibera della Giunta n.2176 (datata 29 dicembre 2020), dove per il Comune di Erchie viene stabilita la cifra di 30 euro a tonnellata (così come prevedeva la convenzione sottoscritta addirittura nel 2016), mentre per gli altri Comuni l’importo di euro 100, al quale però non si è mai dato seguito. Infatti, il conferimento costa 135 euro a tonnellata. Vale a dire che in un anno i Comuni versano agli imprenditori veneti circa tre milioni di euro in più rispetto a quanto era stato pattuito e offerto dalla stessa Heracle in sede di sottoscrizione di contratto con PugliaSviluppo. Un costo che inevitabilmente ricade sulla tassazione TARI, per cui i cittadini brindisini sono costretti a pagare una TARI due volte più alta. Assurdo.
“Oggi in sede di audizione in Commissione Ambiente, il direttore generale Grandaliano non ha riconosciuto la validità delle condizioni pattuite, sostenendo che non era possibile che si fosse giunti a un accordo del genere. Di fatto sconfessando sia il contratto tra PugliaSviluppo e Heracle sia la delibera di Giunta. A questo punto è stata l’assessore all’Ambiente, Maraschio, ad assicurare il suo impegno per verificare quanto sta accadendo, anche perché a dicembre scorso in sede di approvazione del Piano rifiuti di fronte all’impegno della Maraschio e di Grandaliano a rivedere la tariffazione ritirai un emendamento che avrebbe risolto a monte la questione e non fatto pagare ai Comuni dal primo gennaio 2022 ad oggi una tariffa che non è quella concordata.
“Annuncio fin da ora che nel caso anche questo ulteriore impegno dovesse venir meno, chiederò audizione del presidente Emiliano e del direttore di PugliaSviluppo perché si faccia chiarezza sulla vicenda una volta per tutte.”