Amati: “Le liste PD pugliesi sono illegali: violano statuto nazionale e regionale. Modificarle subito”
Dichiarazione del Consigliere regionale PD Fabiano Amati.
“Le liste del PD Puglia non sono solo invotabili ma pure illegali. Violano infatti una gran quantità di norme statutarie e in particolare quelle sulla parità di genere e quelle sulla contendibilità delle cariche. Le varie Commissioni di garanzia dove sono? Dove sono le organizzazioni femminili del partito e le varie commissioni di parità? Hanno scelto di non disturbare il manovratore? Non era stato il segretario Letta a dire che vogliamo un partito femminista? Non era stato il presidente Emiliano a dire che la violazione della parità di genere ci rende impresentabili?
Chiedo dunque l’immediata modifica delle liste, cancellando la totalità di capilista uomini e invertendo il genere dei capilista in almeno due collegi proporzionali della Camera, nella consapevolezza, comunque, che anche tale modifica non soddisferebbe l’ulteriore criterio violato della contendibilità. Ma meglio feriti che morti.
Gli statuti nazionali e regionali del Partito Democratico assicurano (art. 1 comma 9) che in ogni ambito istituzionale gli incarichi debbano essere resi contendibili, vale a dire non possono essere decisi da qualche capo o capetto, e che deve essere garantita la parità di genere a ogni livello (art. 3).
Nulla di tutto questo è accaduto e in Puglia ciò ha assunto anche le caratteristiche farsesche, basti aprire gli archivi delle parole al vento e si ritroveranno perle di radicalismo legalitario che poi si disonora quando non fa ai propri comodi.
Mentre sull’argomento della contendibilità ho assunto sempre posizioni radicali, sull’argomento della parità di genere ho sempre preferito posizioni più razionali finalizzate a celebrare le capacità degli esseri umani più che il genere, così da evitare anche strumentalizzazioni maschili in danno delle donne.
Ma a prescindere dalle mie opinioni, ho sempre preso atto delle norme e mi sono impegnato a farle rispettare.
Ci sono altre persone del partito, a cominciare da Letta e da Emiliano, che su questo argomento hanno assunto posizioni molto più irremovibili.
Se escludiamo il caso di Emiliano, che nel suo bazar di dichiarazioni ha sempre tutto e il suo contrario, e che su questo argomento considera le donne ostriche imperiali se il conto lo devono pagare gli altri e cozze patelle se il conto deve pagarlo lui, resterei stupito se Letta facesse finta di niente sull’argomento e non decidesse d’intervenire, considerata la sua pacatezza, il suo parlare puntuale e la sua coerenza.
Resto in fiduciosa attesa, perché non possiamo presentarci alle elezioni con liste illegali e ciò per violazione di regole che noi stessi ci siamo dati”.