Dove porta la porta grande? (Movimento Libero e progressista)

L’immagine virtuale della nuova Porta Grande, così come ricostruita in 3D dal progettista che ha vinto il concorso di idee,

è diventata subito virale ed ha scatenato la partecipazione entusiasta dei cittadini che hanno espresso sul web plauso e ammirazione.

L’intervento proposto è stato illustrato in una conferenza stampa tenuta sull’asfalto dell’inferno scolorito di Dante in cui gli amministratori ed i tecnici si sono sperticati in lusinghe per un progetto che rilancia uno dei luoghi simbolo della nostra città verso un futuro di gloria e di bellezza.

Un’operazione mediatica che, con le dovute proporzioni, ricorda quella della capitale della Cultura e che esalta la magnificenza di una amministrazione visionaria capace di fare tutto quel che pensa.. 

E’ questo l’ennesimo esempio di un governo monocratico a democrazia diretta in cui il potere si rivolge direttamente al popolo senza alcuna mediazione politica.

L’amministrazione, infatti, non ha sentito il dovere, come ormai di consuetudine, di illustrare il progetto nelle sedi istituzionali (Commissione consiliare uso e assetto del territorio, Conferenza dei capigruppo) dove avrebbe scontato magari il gioco di alcune osservazioni critiche di merito, ma ha illustrato il progetto con una foto simbolo che ha sedimentato nell’immaginario collettivo l’idea che basta un like o un'emoticon per rendere reale quella cartolina e sopratutto consegna ai cittadini la possibilità di decidere.

Viene artatamente eluso il merito delle questioni urbanistiche, economico-finanziarie e procedurali e la discussione pubblica si è infilata dove si voleva, cioè sugli orpelli: le palme piuttosto che i cipressi, le panchine di marmo piuttosto che i sedili di legno, la statua di Napoleone piuttosto che la cassa armonica.

Nessuno si pone il problema di quali e quando troveremo le risorse e qual è l’iter procedurale per realizzare un intervento mastodontico con mille implicazioni urbanistiche, sociali, storico-culturali ecc... L’amministrazione ripete  come un mantra che parteciperemo ai prossimi bandi di finanziamento del PNRR ben sapendo che questa linea di credito non è un pozzo senza fondo e che noi abbiamo già esaurito i fondi assegnatici.

Quindi non sappiamo se e quando l’opera sarà realizzata.

Peraltro il concorso di idee serve per “farsi un'idea”, non ha niente di fattuale e di idee e progetti virtuali in questi anni se ne sono visti tanti senza che sia stata fin qui toccata una sola pietra.

Non sappiamo se, come alcuni storici sostengono, sotto il selciato della piazza non ci siano rilevanze archeologiche tali da mutare il profilo di qualunque progetto.

Non sappiamo come si risolve il problema delle acque meteoriche con il cambio delle pendenze attuato in progetto (problema sollevato dall’arch. Ferraro).

Non sappiamo come si risolve il tema della viabilità complessiva dell’intero centro cittadino nè come sarà risolto l’annoso tema della scarsità di parcheggi nell’area, né sappiamo come questo progetto si compenetra con la prossima ZTL integrale del Centro storico.

Ma questi sono stucchevoli problemi tecnico-politici che ora non si pongono, perché per ora basta illustrare e innamorarsi di un miraggio, di un sogno.. poi si vedrà…. Intanto  si ingenera una sorta di fascinazione che rende ideale la nostra città reale; intanto cresce l’appeal, la fiducia, il consenso intorno a chi governa ...poi si vedrà!

Per ora, certamente, la piazza non si farà, ma intanto il popolo plaude e applaude.

Siamo, ormai, dentro una gigantesca bolla mediatica in cui il potere dirige sapientemente la comunicazione, orienta l’opinione pubblica, sottrae dalla discussione gli argomenti scomodi, smantella gli istituti della rappresentanza democratica e irride l’opposizione. 

AVANTI POPOLO!!

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