“Risposte” di attualità. (Movimento 5 stelle Mesagne)
Il 5 giugno scorso venivano portate all’attenzione dell’assemblea consiliare alcuni argomenti di interesse pubblico,
condivise nell’articolo “Domande di attualità” del 9 giugno, a cui l’amministrazione era chiamata a rispondere.
Dato il breve preavviso, dette domande di attualità venivano proposte per il successivo consiglio comunale. Nel frattempo venivano presentate ufficialmente come interrogazione il 9 luglio, con la doppia possibilità di una risposta scritta entro i termini di 30 giorni, o una risposta in seno all’assemblea consiliare in forma pubblica. Procedura non contemplata dal Tuel, ma mirante ad avere una risposta nella prima occasione utile.
Procedura contestata dal sindaco, per mero tecnicismo, dimentico del fatto che la sua amministrazione abbia adottato pratiche altrettanto inusuali e fuori procedura; basti pensare al prestito di un milione di euro per l’acquisto di un’area periferica, approvato dalla sua maggioranza senza la necessaria “dichiarazione di pubblica utilità” del terreno in questione.
Possiamo considerare le risposte del sindaco delle non risposte, dal momento che ha fatto di tutto per contestare e nel modo e nel merito le domande proposte pur di non dare delle risposte esaustive.
Propongo un breve riassunto delle stesse, rimandando, chi fosse interessato, alla lettura dello stenotipo del consiglio comunale.
1- Alla domanda sulle spese per l’Estate Mesagnese di quest’anno, invece di dare una risposta ha cercato di svuotare la stessa dicendo che era basata su “voci di corridoio”; strano che proprio chi ha basato la sua narrazione di una amministrazione perfetta, condotta sui Social (le odierne voci di corridoio), critichi o rinfacci proprio questo. Ma tanto gli è bastato per rassicurare tutti che le spese per l’estate mesagnese di quest’anno sono minori di quelle sostenute l’anno scorso. Minori di quanto? Non ci è dato sapere.
2- Sul PNRR, omettendo opportunamente il nocciolo della domanda, cioè come si affronterebbero gli impegni di spesa se venissero a mancare i fondi Pnrr, ha preferito ribadire che tutto va avanti senza intoppi. Neanche a farlo apposta due giorni dopo, confermando le nostre preoccupazioni, il governo Meloni cancellava dal Pnrr proprio i fondi destinati alle comunità locali per la rigenerazione urbana, per complessivi 16 miliardi di euro. Come la mettiamo adesso? Ci risponderà sul punto?
3-Sul progetto Umana Meraviglia ha preferito comunicare che a fine agosto verrà presentato un progetto quinquennale per l’ammontare di 7,5 milioni di euro, allontanando definitivamente qualsiasi valutazione sul progetto stesso; e senza dire cosa farà con i 300.000 euro stanziati dalla Regione.
4- anche relativamente alla domanda sull’andamento dei lavori dell’AQP ha preferito ribadire che preferisce il disagio continuo in città piuttosto che dire all’ente di fermare i lavori. Ma la richiesta non era quella di fermare i lavori, quanto piuttosto chiarire il perché di tanti disagi e perché non sia stata fatta una attenta programmazione dei lavori, esponendo la cittadinanza a disagi ingiustificati.
Occorre davvero rammentare al sindaco che come consigliere comunale rappresento i cittadini che mi hanno votato democraticamente, e che in massa hanno votato il M5S alle europee facendone il primo partito a Mesagne? E proprio perché nel caso delle elezioni europee si parla di voto di opinione si può affermare con forza che l’opinione assume un valore più veritiero rispetto al voto locale, voto spesso inquinato dal bisogno, dalle parentele ed altro.
Davanti ad un sindaco che sfugge al dovere istituzionale di rispondere alle domande e alle ansie dei cittadini ci cadono le braccia. Se poi si nota che sembra quasi che di questo non rispondere se ne faccia un vanto, il quadro è desolante; un sindaco che si ritiene al di sopra della legge e che si sente legittimato a non dover dare alcuna spiegazione del suo operato desta non poche preoccupazioni.
O questi ritiene che, procurando eterno divertimento e sollazzo alla popolazione, nonché chiedendo tanti fondi, peraltro un dovere istituzionale espletato da tanti altri sindaci, si possa sentire escluso da qualsiasi critica e lasciato libero di operare senza alcun controllo?
Siamo davanti ad un quadro preoccupante. L’intolleranza alle critiche, le aggressioni verbali contro chi si permette di chiedere chiarezza, sono il tratto caratteristico di chi non sopporta le regole democratiche, e lo fa nascondendosi dietro una vuota retorica.
Alla luce di tutto questo, ribadiamo che non ci lasceremo intimidire dall’intolleranza dimostrata in consiglio comunale, e ancora con più convinzione porteremo avanti le nostre istanze di vigilanza e di verifica della correttezza dell’agire dell’amministrazione.
Il Movimento 5 Stelle