Vengono riportati due comunicati postati da Maurizio Friolo poche ore fa..
Il primo riguarda l’Assessore Pentassuglia, ritenuto vittima sacrificale di Emiliano, il secondo è un commento sulle dichiarazioni di fine legislatura fatte da Emiliano nei confronti di Nichi Vendola. "Con Emiliano siamo su scherzi a parte". "Pentassuglia, vittima sacrificale dell'arroganza di Emiliano".
“Da mesi, leggendo le dichiarazioni incrociate di Michele Emiliano e Nichi Vendola, mi chiedo se siamo su ‘Scherzi a parte’ piuttosto che in campagna elettorale. Perché le critiche più pesanti al decennio che finalmente stiamo per archiviare continuano ad arrivare proprio dal candidato presidente della coalizione attualmente al governo (anche se allargata fino all’inverosimile, con tutto e il contrario di tutto abile e arruolato per cercare di vincere), che è anche il segretario regionale del principale partito di maggioranza. Ma poi il giorno dopo riscoppia la pace ad uso e consumo mediatico, e di elettori ritenuti evidentemente incapaci di intendere e volere, o genitori comprensivi costretti ad assistere ai continui, quotidiani capricci e alle bizze di due figli che litigano.
Ieri invece, ecco la commovente ammissione di un ‘decennio indimenticabile’ e dell’impossibilità di ‘riuscire a fare meglio’ davanti alla platea vendoliana pronta a tributargli la standing ovation. Ecco, prendiamo allora per buona questa ultima versione del candidato presidente del centrosinistra, e la sua dichiarata volontà di operare in perfetta e totale sintonia e continuità con un decennio che ha portato la Puglia al disastro. Se sarà solo la sua ennesima recita, speriamo di non scoprirlo mai, grazie alla vittoria di Adriana Poli Bortone e di chi vuole operare una svolta rispetto a un’esperienza da archiviare senza nostalgia e rimpianti, dati i risultati fallimentari”.
“Nella mia esperienza di vicepresidente della III Commissione Sanità della Regione Puglia, non posso che esprimere apprezzamento per l’impegno e l’operato dell’assessore Donato Pentassuglia, chiamato fuori tempo massimo a riparare i guasti operati dai suoi predecessori (tre solo nell’ultima consiliatura), e prima sconfessato, poi brutalmente zittito dal segretario regionale del suo partito che, candidato presidente, con una leggerezza e superficialità disarmanti e preoccupanti ha annunciato la volontà di evocare a sé la delega alla sanità in malaugurato –per la Puglia e per i pugliesi - caso di elezione. Evidentemente non si è ancora reso conto dello stato della sanità pugliese e dei disastri combinati nell’ultimo decennio: altrimenti dovrebbe essere pienamente consapevole che non basterebbero giornate intere e risorse sovrumane per affrontare le numerose