Ferrarese: considerazioni su Salvini, lega e Puglia.
Matteo Salvini ha deciso di girare al largo dalla Campania dove probabilmente sono più sanguigni di noi e quel suo ritornello "Senti che puzza, scappano i cani. Sono arrivati i napoletani" glielo avrebbero rispedito addosso con chissà quali sistemi.
In Campania del resto egli non ha avuto il coraggio di presentare neanche una lista. Invece, evidentemente pensando che si possa mutare opinione con la stessa semplicità con cui si cambia la felpa con il nome della città che intende "conquistare", ha deciso di darsi una sciacquata alla faccia e di presentarsi in Puglia per perorare la causa del suo partito, la Lega Nord, a sostegno del candidato alla presidenza della Regione che era il suo storico rivale, un tempo a capo di Io Sud, e come zimbello di Forza Italia.
"Salvini pensa evidentemente che noi pugliesi siamo più fessi dei napoletani e che possiamo aver dimenticato che quella stessa battaglia che oggi conduce contro gli immigrati clandestini, sino a ieri esplicitamente combatteva contro gli immigrati pugliesi che pretendeva venissero emarginati al Nord, negando loro posti di lavoro e qualifiche, anche quando dimostravano di essere superiori professionalmente e intellettualmente. E che oggi continua a portare avanti in maniera più subdola.
Ora arriva qui e non lo fa utilizzando le ferrovie perché impiegherebbe troppo tempo: proprio la Lega, infatti, quando ha governato, ha voluto isolare la Puglia dalle linee dell'Alta velocità, ostacolando l'arrivo dei fondi al Sud per l'ammodernamento delle infrastrutture. Ci vuole proprio una faccia di bronzo per pensare di venire a fare lezioni di politica, quando tutto il vertice del suo partito è stato travolto da scandali e inchieste giudiziarie, e a mischiarsi con i terroni "che non sono come noi e nei loro bar non ci andiamo".
Cosa crede, dopo averci ripetutamente insultato, di venire pure a sfotterci? Salvini rimetta nella valigia la sua felpa della Puglia perché pure "ccà nisciun è fess".
Massimo Ferrarese.