PD, Segreteria Provinciale: un comunicato stampa dopo la requisitoria oritana che chiede il congresso.
Abbiamo letto l’ennesima distorta requisitoria del segretario di circolo Zanzarelli e siamo giunti alla conclusione che ci vuole una bella faccia di bronzo a chiedere le dimissioni di una segreteria provinciale
che in una fase di espansione delle forze qualunquiste e xenofobe in Puglia (a Bari il M5S e’ risultato primo partito col 22%) e nel pieno di riforme anche impopolari, ha tenuto testa all’avanzata del movimento di Grillo risultando il PD primo partito in provincia di Brindisi alle regionali col 18,8%, un risultato dignitoso e in linea con quello riscontrato dal nostro simbolo su scala regionale.
La verità è che a Oria il PD locale è ridotto ai minimi termini, è sceso sotto il 7% dei consensi (minimo storico in città) dopo aver perseguito una politica rovinosa di auto -isolamento e di chiusura feudale che ha dilaniato i rapporti interni al partito e di questo risultato pessimo bisogna che Zanzarelli se ne faccia una ragione e ne tragga lui e non altri le conseguenze.
In questi giorni di analisi ad opera di presunti e logori soloni della politica in cerca di elemosinare visibilità ne abbiamo lette a iosa.
Di certo pensiamo con tutti i nostri pregi e limiti, che non possono venire a farci le pulci quei professionisti del disfattismo le cui pratiche di notabilato, trasformismo gattopardesco e derive di consorteria, hanno contribuito in modo decisivo a creare e ad alimentare il renzismo e Renzi stesso nel nostro Paese come nella nostra provincia.
Respingiamo con forza l’idea di un congresso sganciato dal percorso del nazionale e del regionale che, a nostro giudizio produrrebbe ulteriori distorsioni, acuendo lacerazioni e rischiando di tradursi in deleteri regolamenti di conti e lotte intestine per un posto al sole.
Respingiamo a quei mittenti in malafede altresì il malcelato tentativo di individuare improbabili capri espiatori nel livello provinciale a cui ricondurre i passi falsi nei comuni al voto laddove alcune sconfitte sono da attribuire in modo preponderante a un rapporto incrinato tra un certo ceto politico locale e il voto di opinione come alla necessità di ricostruire un campo del centrosinistra che paga lo scotto all’evaporare del laboratorio politico in provincia.
Rilanciamo la proposta costruttiva di una conferenza programmatica e organizzativa come momento di verifica di un mandato e di programmazione per il futuro nella consapevolezza che il PD è oggi l’unico punto di tenuta del sistema democratico contro derive di populismo e di caos istituzionale ruolo che richiede un maggior raccordo e spirito di collaborazione tra livelli istituzionali nella loro interezza e organismi politici di riferimento.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO – SEGRETERIA PROVINCIALE DI BRINDISI