Ecco la squadra di Molfetta: "Abbiate rispetto per loro"! (G. Florio).
Giovani professionisti per puntare al cambiamento del Comune. Oggi pomeriggio la prima Giunta per individuare come è meglio procedere nei vari settori.
Cinque nomi misconosciuti alla stragrande maggioranza della comunità cittadina, tre giovani donne e due uomini, per ima età anagrafica media di 39 anni: la squadra di governo del neoinsediato sindaco Pompeo Molfetta è informalmente al lavoro da poche ore, oggi pomeriggio alle 18 tenendo la prima riunione di giunta. E primo impatto sull'opinione pubblica - fatta la tara della già nota pattuglia di oziosi pregiudizievoli- è stato molto positivo: forse anche in virtù del fatto che la novità, purchessia, è ormai considerata un fattore favorevole.
Con una bellezza di un altro secolo, che ricorda un pò certi ritratti di Modigliani, Tecla Pisano riesce ad essere segaligna anche nonostante sia in attesa della secondogenita, sorellina prossima ventura dello splendido Edoardo: asciutta nel corpo, nella dialettica e in definitiva nella professione, è assertiva, rigorosa, intransigente. Quarantenne agronoma con una vasta esperienza nel settore della progettazione di bandi, oggi è una libera professionista con contratto di consulenza presso il GAL Terra dei Messapi. A lei, indipendente suggerita da Mesagne Futura, spetterà l’incombenza di gestire la delega della pianificazione e gestione delle risorse comunitarie, insieme all’ambiente ed al verde pubblico.
Charmant, piena di stile e di sostanza il nuovo assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica: Palma Librato, 42 anni, ha un solido curriculum di archistar con studio in quel di Monopoli, esperienze nazionali ed internazionali e premi altrettanto risonanti, con una chiara fama di professionista colta, emancipata, moderna. Tempra volitiva e modi eleganti, agiterà le acque stagnanti di un settore negletto attraverso un sano combinato disposto di umiltà ed ambizione: «Ci faremo carico dei piccoli problemi, ma intendiamo anche offrire ima visione della città». E’ il nome gradito all’area del deputato Matarrelli.
Roberta Denetto, giornalista-scricciolo che per anni è stato il volto televisivo di Studio 100, poi prestato alla comunicazione istituzionale dell’amministrazione Scoditti, dietro l’apparente innocuità possiede un nerbo d’acciaio. Per attitudine e formazione è versatile, avrebbe potuto seguire qualunque settore non specificamente tecnico per il sol fatto di saper coltivare l’ascolto e profondere impegno a go go. E’ il nome caro al sindaco, quello scelto senza ascoltare tutti gli altri.
Manuel Marchionna, poliedrico penalista, può vantare un carattere burrascoso ma leale ed un curriculum da fare invidia: ha difeso le vedove e gli orfani delle vittime della strage di Nassyria, ha svolto consulenza giuridica per “LIBERA - Associazione nomi e numeri contro le mafie”, ha provato l’estraneità ai fatti di un poliziotto condannato a 22 anni di reclusione dopo ben tre lustri, ha difeso l’ex direttore di Cittadella in un processo eclatante. Seguirà i Servizi Sociali e le Politiche giovanili per l’area centrista. Antonio Marotta, poco più che cinquantenne, giuslavorista indicato dai vizziniani, è persona a modo nel senso dell’antonomasia: garbato, gentile, riservato, nasconde appena dietro iridi celesti una intelligenza acuta ed arguta ed una spiccata cultura. Si occuperà dell’intricato settore dello Sviluppo Economico.
«Portate rispetto per queste persone - ha detto il sindaco Molfetta - perchè rappresentano le istituzioni e perché hanno avuto un gran coraggio a buttarsi dal burrone».
Giuseppe Florio