Analisi del voto nel Pd. Assemblea aggiornata per Lunedì prossimo 29 giugno 2015 (terza tornata).
Il Pd è impegnato nell’analisi del voto amministrativo comunale e regionale e non è stata sufficiente neanche una seconda tornata per esaurire gli interventi, i contributi, i vari punti di vista dei dirigenti e militanti di partito.
Così Francesco Rogoli ha aggiornato l’assemblea per Lunedì prossimo sempre nei locali della fondazione “Di Vittorio” in Via Castello.
Sarà difficile sintetizzare alla fine dei lavori con un semplice ordine del giorno il da farsi perché, da quanto emerso, il Pd ha bisogno di tempi brevi e di tempi lunghi per dipanare la situazione locale in termini di completezza. Non vi è unanimità per quanto riguarda le soluzioni da adottare nell’immediato futuro e la situazione contingente e politica è tutta in evoluzione.
Gli interventi che si sono susseguiti sono risultati interessanti ma avevano aspetti diversi. L’assemblea in questa seconda tornata ha registrato i contenuti di Franco Scoditti, sindaco uscente, di Giovanni Galeone, dell’on. Cosimo Faggiano, di Annamaria Scalera, di altri militanti che, ognuno per la propria parte ha delineato aspetti peculiari del circolo locale anche con serrata dialettica e contrapposizione dura. Se Scoditti ha tentato di presentare le difficoltà della sua amministrazione incardinando il tutto nel momento contingente politico nazionale dall’altra parte Faggiano ha richiesto un ritorno alle regole le più semplici possibili perché si faccia politica in termini di programmi e coerenza con i valori della sinistra.
Lucido e coerente nel suo dire Giovanni Galeone, ancora una volta, ha dimostrato come l’analisi del reale può essere svolta al di fuori delle contrapposizioni e, comunque, anche nelle situazioni più insolite e disparate si può cercare di offrire soluzioni, mediazioni, prospettive per l’operatività futura.
Di tenore diverso il contributo di Annamaria Scalera, da molto tempo critica nei confronti della classe dirigente che vorrebbe completamente “spazzata via” dalle aree di responsabilità per un partito diverso rispetto a quanto è stato il percorso del passato.
Quel che maggiormente è emerso è stata la lucidità nel considerare gli errori commessi negli ultimi tempi come il ricambio di Giunta dell’ultimo periodo, l’attività svolta per le candidature regionali, ivi compreso la designazione di Clara Bianco, il rapporto con Emiliano in questi ultimi tempi, la valutazione in termini stringenti del “pacchetto” di voti, agganciati ad una organizzazione che, è storia del passato, in funzione delle circostanze è andato appannaggio di Forza Italia del Pd ed ora è pervenuto alla corte di Molfetta, condizionando risultati e determinando situazioni che non partono da esigenze della collettività.
Quel che sta emergendo è abbastanza significativo: il Pd mesagnese non si sente “asfaltato”; ha bloccato la vittoria al primo turno di Molfetta, ha recuperato energie nel ballottaggio e si trova a fronteggiare una coalizione eterogenea che va da la ex Alleanza nazionale al movimento Vizzino, difficile da gestire e da convogliare verso sentieri comuni.
Nei corridoi qualcuno diceva che “vincere alcune volte è facile, ma difficile gestire la vittoria” e qualcun altro ha ricordato che l’ultima Giunta dove sono state determinanti alcune scelte di Matarrelli vedeva contrapposti gruppi che durante le ultime consultazione si sono presentati uniti. Ci si riferiva all’uscita del movimento Vizzino dalla Giunta ed a seguire dalla convergenza dello stesso nel gruppo di Molfetta.
Lunedì, quindi l’ultima tornata (almeno si spera) delle valutazioni all’interno del Pd. A seguire le conclusioni del segretario locale Francesco Rogoli.
Di certo sarebbe un errore sottovalutare le potenzialità attuali del Pd. Nuovi ingressi, che fino a qualche giorno fa l’opinione corrente poteva dare per scontati, e tra le altre cose auspicate da Annamaria Scalera, , assumono attualmente un valore diverso tutto da discutere per decisioni, nel limite del possibile, da assumere ma anche per la mutevolezza delle situazioni in ambito nazionale.
Il viandante azzurro