Terminato l'esame del voto. Le conclusioni del segretario Francesco Rogoli.

Il Partito Democratico ha concluso, dopo tre serate di discussione, l’analisi del voto sulle elezioni regionali e amministrative di fine Maggio.

Una riflessione seria, aperta al contributo di quanti hanno voluto prendervi parte, ventuno gli intervenuti dopo la relazione introduttiva del segretario, certamente un segnale di vivacità del dibattito interno al Pd ed una risposta all’altezza della situazione. Tanto basta a dimostrare quanto per il PD si sia trattato di una sconfitta a testa alta, ma non di una disfatta come in molti avevano preannunciato. La sezione locale dei democratici può contare su di un patrimonio umano e politico, che in questa analisi del voto è emerso in tutte le sue migliori espressioni , arricchito di tante risorse nuove già pronte per affrontare un’opera di ricostruzione e di rinnovamento, ma soprattutto ad esercitare il ruolo di opposizione alla compagine di governo rappresentata dal sindaco Pompeo Molfetta.

Niente commissariamenti ne congressi straordinari, per quanto il segretario in apertura dei lavori avesse messo a disposizione del partito il suo mandato, dalla discussione non è emersa l’esigenza di un cambio alla guida del PD di Mesagne, il congresso si terrà quando il PD ad ogni suo livello sarà chiamato a svolgerlo. Si aprirà comunque una fase di riorganizzazione e riassetto del partito sotto l’aspetto organizzativo a partire dalle integrazioni alla segreteria per adeguarla alle iniziative che scaturiranno da questo momento di riflessione.

Il PD sarà impegnato con i suoi rappresentanti in consiglio comunale ma soprattutto attraverso l’iniziativa politica nella città a dare il suo contributo affinché si ricomponga la rottura che si è consumata tra la politica e la società, come dimostrano i numeri della partecipazione al voto soprattutto al turno di ballottaggio. Questa non è una responsabilità che sta in capo esclusivamente al partito democratico il quale però non si esimerà dal fare la propria parte, avendo colto in questo dato un profondo significato politico che non può non sensibilizzare chi ha scelto di dedicare parte della sua vita al bene comune. Le sorti della città non possono essere questione di pochi e lasciare indifferenti i più, c’è bisogno della costruzione di un ponte ideale tra la politica e la sfera pubblica per rompere il silenzio troppo lungo sulla missione e sulle sfide che riguardano la città. Il PD lo farà cercando di riallacciare i fili del dialogo innanzi tutto con il suo popolo di riferimento e più in generale con il pezzo di città che guarda ancora al centrosinistra, magari attraverso una domanda di forte rinnovamento, e che non crede in un’alleanza civica che ha deciso di mettere da parte il portato di valori e culture politiche che non hanno esaurito la loro funzione.

Attraverso una riflessione su una nuova idea di sviluppo economico, cultura, ambiente, rigenerazione dei quartieri, sviluppo urbanistico della città e di legalità il PD intende insistere nella strada, già tracciata in questi anni, del rinnovamento con più forza e determinazione, con la speranza che questo tema possa riguardare anche chi sul rinnovamento del PD è abituato a sindacare. L’auspicio è quello di riaprire un dibattito pubblico sulla città, sul suo futuro e sul suo destino, per riguadagnare all’impegno per la cosa pubblica e per le ragioni del PD tutto il patrimonio di intelligenze, conoscenze, formazione e creatività rappresentato da una nuova generazione a cui la politica deve assegnare un ruolo nella costruzione del cambiamento per la città. Questa l’idea di rinnovamento a cui guarda il PD ed è su questo terreno che nuovi gruppi dirigenti potranno emergere ed affermarsi, per servire la nobile causa di assegnare alla nostra comunità un “nuovo compito” per la realizzazione del quale tutti si devono sentire impegnati. Cosi la politica mesagnese ha saputo essere grande ed ha saputo fare grande la nostra città, da quella lezione il PD è in grado di ripartire con convinzione, nuove energie, cultura politica ed avendo cura di tutta la memoria necessaria per pensare in grande al futuro di Mesagne.

 

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