Il PD a proposito di trasparenza, riqualificazione urbana e partecipazione.

Sarebbe improvvido oltre che politicamente non corretto esprimere giudizi su un Sindaco e la sua Giunta insediatisi da poche ore;

tuttavia sembra che la nuova Amministrazione Comunale sia pervasa da una vera e propria ossessione racchiusa nell'espressione “trasparenza”: quasi che sino ad oggi Mesagne fosse stata un sorta di porto delle nebbie. Eppure, anche se con qualche lustro di ritardo, il prof. Giancarlo Canuto, forse nel tentativo di contribuire ad una pax post voto, ricordava che, nell'Italia delle ruberie, da decenni nessun amministratore comunale è stato sottoposto a condanne per reati contro la pubblica Amministrazione (noi aggiungiamo neanche destinatari di una semplice informazione di garanzia). Non vorremmo, dunque, che dietro l'enunciazione di principio “trasparenza” si annidasse una mancanza di visione per affrontare i tanti problemi che attanagliano la nostra città al pari di quelli di altre comunità.

Del resto le prime iniziative (subito sponsorizzate sulla stampa) non aggiungono nulla di nuovo sul fronte della trasparenza della azione amministrativa e sulla partecipazione dei cittadini alle scelte determinanti per lo sviluppo della nostra comunità. Qualcuno dovrebbe informare il neo assessore ai Lavori Pubblici ed all'Urbanistica che il progetto di rigenerazione urbana dell'ex campo sportivo è stato frutto di una intensa collaborazione tra politica, uffici preposti e cittadini. Alla stesura dello stesso hanno contribuito, con i propri elaborati e suggerimenti, gli alunni delle scuole elementari e medie, ed era lo stesso progetto a prevedere, in concomitanza con l'esecuzione dei lavori, visite guidate sul cantiere da parte dei cittadini. Per tutte queste ragioni il comune di Mesagne nell'Aprile 2014 ha ottenuto un importante riconoscimento in ambito nazionale, il premio IQU, per la riqualificazione urbana partecipata.

Quindi più che attardarsi su incontri   per illustrare pratiche già consolidate nella nostra città,

auspichiamo che da qui ai prossimi giorni il Sindaco e l'Assessore in questione dicano ai Mesagnesi quale idea hanno della città, come intendono, in discontinuità con il passato, ricucire il tessuto urbano, dilatatosi in modo spropositato ed a macchia di leopardo, come intendono procedere con i due piani di lottizzazione giacenti presso gli uffici comunali, quali opere pubbliche ritengono di realizzare, con quali risorse e con quale cronoprogramma.

Attenderemo pazientemente e solo allora sapremo, ed insieme a noi i Mesagnesi, soprattutto quelli che non si sono recati alle urne, se è stata inaugurata una nuova stagione convegnistica e di facciata come ai tempi di “Il centro storico liberato” o “Gli angoli di centro” o di radicale mutamento del volto della nostra città.

Partito Democratico Circolo Mesasagne

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