Guarini (Civico 26) a proposito dell'elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
Al di là di qualche maliziosa insinuazione della vigilia, nel Consiglio Comunale del 13 luglio scorso, la Maggioranza ha notificato la propria determinazione
di eleggere un suo candidato a Presidente del Consiglio Comunale, ed ovviamente non c’è stata storia sul risultato dell’elezione.
Pur non avendo riserve nei confronti dell’uomo Semeraro, il gruppo consigliare di Civico26, all’unisono con il gruppo della minoranza, ha rigettato la decisione della maggioranza, contestando il metodo della imposizione senza un dialogo preventivo.
Beninteso, quella della maggioranza non è una decisione irregolare e neppure irrituale nella logica di questa politica che a tutti i livelli, centrale, regionale e locale, ci lascia perplessi e ci allontana sempre di più.
E tale decisione risulta anche abbastanza comprensibile nei casi in cui scarseggiano i numeri o la coesione della maggioranza nel Consiglio Comunale o, ancora di più, scarseggiano le qualità e le capacità del Primo Cittadino. In tali casi, un Presidente del Consiglio più “fedele” fa stare più tranquilli sia il Sindaco che la maggioranza. Ma non è questo il caso della nuova Amministrazione: un Sindaco che non difetta per carattere ed una maggioranza consigliare che con un rapporto 10 a 6 (più il Sindaco) non difetta certo per numeri.
Inoltre, la Coalizione del Sindaco si è proposta e non perde occasione per dichiarare di voler affermare criteri di buon governo all’insegna della democrazia e della discontinuità con le “regole dei partiti”.
Allora? Quale migliore occasione per dimostrare con le azioni quello che si afferma con le parole?!? D’altra parte, se la nuova Amministrazione si muoverà, come dice, all’insegna della massima concretezza e decisione nell’attuazione delle proprie politiche economiche e sociali, ma anche della massima trasparenza e legalità, che rischi possono provenire da un Presidente non della maggioranza? Ma anche qualora impazzisse e lo facesse, sarebbe facilmente (ed anche giustamente) fermato dai “contrappesi” previsti dallo Statuto e dal Regolamento (Conferenza dei Capi Gruppo, Commissione di Garanzia, Vice Presidente, etc), oltre che verosimilmente dall’opinione pubblica.
E allora? Allora non è stato fatto. La sensazione è che tra i leaders che circondano il Sindaco ci sia molto professionismo. In ogni caso, la coalizione di maggioranza avrà avuto le sue ragioni, ma ha perso una buona occasione. E le belle affermazioni elettorali ed i forbiti interventi rimangono ancora solo belle parole e buone intenzioni. Ricordiamocelo!
Emilio Guarini
Consigliere comunale Civico 26