Frecciarossa, Mariano (PD): “nessuna presenza a Bari per l’inaugurazione-beffa”

Dopo la lettera al Ministro Delrio inviata dai due parlamentari pd nei giorni scorsi, la questione Freccia Rossa torna nuovamente sul tavolo del Governo

stavolta con l’interrogazione al Ministro che gli onorevoli Elisa Mariano e Salvatore Capone hanno già depositato stamattina.

Obiettivo, sapere “come il Ministro intenda salvaguardare le esigenze di un territorio meridionale e dei cittadini pugliesi e salentini, e se non ritenga necessario chiedere all’ad di Trenitalia di rivedere una politica aziendale che penalizza ingiustificatamente una intera porzione del territorio pugliese; se non ritenga necessario avviare un confronto con Trenitalia e le Regioni meridionali e nello specifico la Puglia perché, anche alla luce di quanto affermato nella presente interrogazione, l’investimento nel trasporto su ferro al sud possa adeguatamente essere riequilibrato a tutela di un diritto dei cittadini e di una più lungimirante politica di inclusione e coesione territoriale necessaria al paese oltre che alla regioni del Sud; se ritenga equa e corretta una politica del trasporto su ferro che assai frequentemente destina, come in questo caso, alle tratte meridionali, anche quelle dei “servizi a mercato”, treni dismessi sulle tratte settentrionali a fronte dello stesso costo passeggeri e se anche questa forma di evidente penalizzazione non contribuisca a creare territori di serie a e territori di serie b nell’ambito del sistema paese, colpendo per ciò stesso alla radice la logica stessa di sistema”.

“E’ evidente”, sottolineano Salvatore Capone ed Elisa Mariano “come la vicenda del Freccia Rossa debba essere collocata all’interno di una questione più ampia e stringente che riguarda la mobilità, l’infrastrutturazione, il modo in cui ripensare al Mezzogiorno anche alla luce di quel che nel frattempo sul territorio è maturato ed è cresciuto. Tutte questioni che avevamo già posto al Ministro e che torniamo a sottolineare con l’interrogazione. A maggior ragione se una decisione del genere taglia fuori dall’ottimizzazione di un collegamento nazionale Lecce, Brindisi, Taranto. Non si può chiedere ai territori del sud, e al Salento, capacità autonoma di crescita e di sviluppo se poi questa capacità non viene adeguatamente supportata e sostenuta. La decisione del management di Trenitalia appare in forte contrasto con le cifre da record registrate nel Salento nella corrente stagione turistica e più in generale con le ragioni di uno sviluppo territoriale che lega anche all’infrastrutturazione il proprio destino, con il rilevantissimo impegno profuso dal Governo per il salvataggio dell’Ilva e il rilancio della città di Taranto e financo con quanto dichiarato recentemente proprio dal Ministro Delrio Al Meeting di Rimini, dove era presente anche l’ad di Ferrovie dott. Michele Mario Elia. Non solo. Nel nostro Paese all’esigenza di alta velocità e alta capacità si somma, come è evidente, quella di ordinaria qualità del trasporto su ferro, non adeguatamente soddisfatta dalle politiche perseguite negli ultimi anni proprio da Trenitalia (interamente partecipato dal Tesoro). Un’ordinaria qualità in molti casi assente. Ecco perché è necessario, e lo chiediamo espressamente al Ministro Delrio, cambiare decisamente passo. Ecco perché riteniamo l’inaugurazione fissata a Bari per domani da Trenitalia una beffa, che noi non avalleremo. Sono necessarie politiche, anche nei trasporti, e Trenitalia dovrà dare risposte adeguate”.

COMUNICATO STAMPA ELISA MARIANO e SALVATORE CAPONE – PARLAMENTARI PARTITO DEMOCRATICO

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