Olio: il ministro Martina si esprima contro la nuova minaccia europea

Bruxelles dà l’ok all’arrivo in Ue di 35.000 tonnellate di olio tunisino.

Il M5S presenta una risoluzione al Ministero dell’Agricoltura per contrastare la proposta comunitaria

Da un lato la xylella fastidiosa che continua a mietere vittime nei campi pugliesi, dall’altro l’aver sventato per quest’anno il pericolo mosca olearia lascia ben sperare per la prossima campagna olivicola della Puglia. Ma non tutto poteva filare liscio e, infatti, la nuova minaccia giunge da Bruxelles che propone di aiutare l’economia tunisina adottando una misura commerciale autonoma consistente in un contingente tariffario senza dazio, temporale ed unilaterale, di 35.000 tonnellate all’anno per le esportazioni tunisine di olio di oliva nell’Unione. Per contrastare, dunque, la proposta comunitaria sull’introduzione di misure commerciali a favore della Tunisia, i deputati M5S hanno presentato in Commissione Agricoltura alla Camera una risoluzione.

“La proposta prevede sconti per due anni, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 – precisa il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – Si tratta di uno straordinario aiuto all’economia tunisina e di un grave danno per le nostre produzioni che, dopo il pesante attacco della mosca olearia dello scorso anno e della xylella fastidiosa tuttora in corso, stanno faticosamente risalendo la china, rassicurate dalle prime previsioni di quest’annata che promettono una produzione di ottimo livello e grande quantità. Siamo di fronte a misure – continua L’Abbate (M5S), puntando l’indice contro la politica commerciale seguita dall’Unione europea – che oltre a danneggiare le produzioni degli Stati membri, come nel caso delle sanzioni imposte alla Russia a seguito della crisi con l’Ucraina, non consentono la rimozione delle cause strutturali della disoccupazione e non favoriscono programmi di sviluppo endogeno nei Paesi beneficiari. Il Governo Renzi – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – deve assolutamente bloccare questa proposta europea e sollecitare l’applicazione dell’accordo euro mediterraneo di associazione che prevede finanziamenti destinati a sostenere progetti di formazione per l’occupazione di giovani nel settore agricolo, in particolare olivicolo

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