Micaela Campana: Si scrive "stabilità", ma si legge fiducia

Così il premier Matteo Renzi ha presentato qualche settimana fa la legge di stabilità,

di cui ieri abbiamo parlato con i Ministri Beatrice Lorenzin e Giuliano Poletti in una giornata di approfondimento che come dipartimento Welfare del Pd e gruppo parlamentare abbiamo fortemente voluto. Un incontro che ha visto la partecipazione di amministratori locali, partito a livello territoriale, sindacati e associazioni. Un momento di confronto tra diversi livelli di governo perchè è anche in questa direzione che va la legge di stabilità.

111 miliardi per la sanità è una cifra importante, che mira nella direzione già avviata con il Patto della Salute, alla riorganizzazione del servizio sanitario senza incidere sui cittadini. Per questo viene potenziato il ruolo delle centrali uniche di acquisto e vengono introdotte due importanti novità: i piani di rientro per gli ospedali con i conti in rosso e la possibilità per alcune regioni di costituire delle aziende sanitarie uniche, escludendo quelle con i piani di rientro in atto.

Per la prima volta insomma, non si parla solo di ripianare le regioni, ma i singoli ospedali che presentano disavanzi tra i costi e i ricavi pari al 10 per cento (o in valore assoluto pari ad almeno 10 milioni di euro). L'individuazione delle aziende ospedaliere è operata dalla Regione entro il 31 marzo che poi ne adotta il piano di rientro ad hoc.

Sono entrambe norme che hanno come scopo quello dell'efficientamento delle risorse, senza toccare i servizi.

Allo stesso modo per quanto riguarda il welfare ci sono capitoli che vengono riconfermati rispetto alla scorsa legge di stabilità e novità in arrivo per molti italiani che da anni attendono una risposta. Il Fondo per le non autosufficienze viene riconfermato in 400 milioni di euro, viene istituito un fondo di 90 milioni per il "Dopo di noi" destinato al sostegno di persone con disabilità gravi. Dopo anni di richieste, questo governo ha deciso di dare una risposta concreta alla lotta alla povertà con un Piano triennale che vedrà un primo stanziamento di 600 milioni per il 2016 ed 1 miliardo a partire dal 2017.

Per il 2016, 380 milioni saranno destinati ad una misura di contrasto alla povertà per le famiglie, che saranno individuate con la collaborazione dei comuni. 220 milioni andranno a potenziare gli assegni di disoccupazione e 150 milioni di euro, sotto forma di credito di imposta, andranno alle Fondazioni bancarie che metteranno in atto interventi a favore della povertà infantile.

Questi sono solo alcuni punti dei temi affrontati ieri. La legge di stabilità porta con sè un carico importante di aspettative ed appetiti. Si tratta di sentimenti comprensibili perchè con questa legge emerge la visione che si ha del nostro Paese e del suo futuro. E' evidente che da come si decide di spendere un budget si capisce qual è la direzione intrapresa dal governo. Consapevoli che rispetto agli obiettivi le risorse risulteranno sempre scarse, ma stiamo camminando sul percorso della crescita e non vogliamo fermarci.

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.