Sull'intervista di Matarrelli, le considerazioni del Pd locale.

Ascoltando l’altro giorno l’intervista che l’on. Matarrelli ha rilasciato alla testata online “QuiMesagne”, rilanciata poi sui social, non abbiamo potuto fare a meno di soffermarci

su alcune affermazioni dello stesso parlamentare, ed

in particolare quelle riferite alla sua prossima collocazione politica e al “problema rifiuti” della nostra città.

Escludendo un futuro ingresso nel PD, l’on. Matarrelli ha dichiarato che proprio il PD, sarebbe ormai ” politicamente e culturalmente molto lontano dal centrosinistra che abbiamo conosciuto” in passato.

Fa specie ascoltare queste dichiarazioni proprio da chi a Mesagne, qualche mese fa, ha condotto e diretto un’operazione politica che, escludendo il Pd, ha portato al governo della città un raggruppamento di forze “civiche” che andava fino alla destra ex AN.

Guardando poi alla sua esperienza parlamentare, egli é stato eletto con Sel grazie all’alleanza ed ai voti del Pd, é uscito dal gruppo di Sel e oggi é un un componente del gruppo misto. A breve si conoscerà certamente il nuovo approdo, ma tutte queste scelte con i richiami alla cultura e alla politica c’entrano davvero poco.

Passando al secondo aspetto che abbiamo richiamato, siamo rimasti esterrefatti nel sentire il deputato sparare numeri che, evidentemente, conosce solo lui, riferendosi all’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il cui costo – a suo dire – ammontava a 20 milioni di euro (sic).

Inqualificabili, intanto, gli attacchi nominativi ripetuti a persone ormai assenti da tempo dalla vita amministrativa perché, quel servizio secondo Matarrelli – (cospargendosi il capo ha fatto anche una leggera autocritica) – non doveva essere affidato a trattativa privata.

Ora, comprendiamo bene che l’on. Matarrelli non possa sprecare il suo prezioso tempo per esercitare il diritto di informazione che, per l’alto ruolo che ricopre, è anche un dovere, ma non possono passare sotto silenzio grossolane inesattezze, peraltro già diffuse anche in precedenti occasioni, tra cui, L’ultima seduta del Consiglio comunale. Sarebbe bastato che l’on. Matarrelli avesse dato una scorsa alla delibera consiliare nr. 48 del 29 luglio 2011 (“Progetto di riqualificazione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata”), alla delibera giuntale nr. 359 del 19 dicembre 2011 (“Rinegoziazione affidamento servizio raccolta, trasporto e smaltimento r.s.u. ed assimilati, rifiuti differenziati e servizi complementari – Approvazione capitolato prestazionale”) e, perché no, anche al verbale della seduta consiliare del 12 aprile 2012 allorché fu discussa un’interpellanza generale presentata dalle opposizioni in merito “alle procedure inerenti il rapporto contrattuale per l’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.

Nessun appalto a trattativa privata, come inesistenti i 20 milioni, caro Matarreli ma solo estensione e riqualificazione del servizio secondo proroga prevista dal capitolato di appalto effettuato dal Commissario Prefettizio, (su deroga concessa dall’ATO, dal momento che i comuni autonomamente non potevano espletare gare in attesa dell’individuazione del gestore unico del sevizio.) e sulla base di norme legislative vigenti. Il costo di allora,(circa 2,8 milioni di euro/anno) inferiore a quello odierno, che pure includeva investimenti significativi quali il rinnovo del parco mezzi, l’aumento di organico, distribuzione secchi alle famiglie, nuovi servizi, informazione ed altro ancora, ha permesso di dare a Mesagne civiltà, dignità, decoro, di non esporla al rischio di pagamento dell’ecotassa e di raggiungere risultati (dimostrabili) superiori a quelli attuali.

Peraltro, già allora in Consiglio Comunale (2011), si denunciavano i gravi rischi di emergenza e le cause dei deficit ed inefficienza impiantistica, I costi speculativi, che solo oggi, l’ex consigliere regionale e oggi deputato sembra scoprire.

Sarebbe utile sapere, cosa ha detto e cosa ha fatto in questi anni, dalle sue postazioni istituzionali, per affrontare e risolvere questo problema. Se l’on. Matarrelli avesse avuto il tempo e la voglia di andarsi a leggere quegli atti, vi avrebbe trovato cifre, condizioni contrattuali, i motivi per cui si è proceduto nel modo in cui (allora) si è proceduto, e ciò gli avrebbe evitato di “ignorare” la verità dei fatti e consentito di assumersi il merito di quel salto di qualità insieme a tutti i protagonisti di quella scelta, molti dei quali ancora suoi attuali alleati.

Studiando gli atti, avrebbe, altresì, evitato intollerabili calunnie, offese gratuite e tanta approssimazione nell’argomentare su un problema così complesso, che merita l’impegno di tutti, mostrando un senso di responsabilità adeguato ad un rappresentante istituzionale del suo livello.

In alternativa, sarebbe bastato solo chiedere notizie al sindaco Molfetta, che di quella stagione è stato coprotagonista, condividendo scelte e linee programmatiche che solo oggi da parte dell’on. Matarrelli vengono, non senza una buona dose di sfacciataggine, ripudiate.

Partito Democratico Circolo Mesagne

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