Mariano interviene nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza alle donne.
"Abbiamo davanti a noi ancora tanta strada da fare per combattere ogni forma di violenza contro le donne e ciascuno deve fare la propria parte”.
Così Elisa Mariano, deputata del Partito Democratico, che interviene sull'argomento nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere ed a tutte quelle donne che sono state vittime di omicidi, stupri, molestie, stalking. Un fenomeno, quello della violenza nei confronti del genere femminile, ancora molto radicato in Italia, soprattutto sul fronte culturale e, insospettabilmente, nelle nuove generazioni, come dimostra l'ultimo rapporto sulla violenza contro le donne e gli stereotipi di genere “Rosa shocking 2” curato da WeWorld Onlus insieme a Ipsos.
"Per un giovane italiano su tre la violenza domestica è un fatto privato, che va affrontato tra le pareti di casa e non deve interessare nessun altro. Non possiamo accettare questa idea - prosegue la deputata -, la violenza non si può mai ignorare o tollerare, ma va combattuta con le armi giuste e di questo dobbiamo farcene carico tutti, istituzioni ed agenzie educative, ma anche ogni singola persona”.
“Per contrastare il fenomeno – prosegue la deputata Pd – serve una strategia corale, inclusiva, che agisca quanto più possibile profondamente nel nostro tessuto sociale perché la sfida è in primo luogo culturale. Si combatte la violenza con un linguaggio appropriato, con un nuovo codice culturale di genere, facendo della differenza una ricchezza, praticando un'idea intelligente della parità dei diritti in ogni settore della vita pubblica e privata. Poi anche con strumenti di repressione più efficaci. Su questo, ed anche sul tema del supporto alle vittime di violenza, il Parlamento ed il Governo hanno dato dei chiari segnali in questi due anni. Dall'approvazione della Convenzione di Istanbul, al Piano nazionale anti-violenza, dall'introduzione del congedo lavorativo per le donne vittime di violenza, inserite in percorsi di supporto, sino alle norme contro il caporalato e le dimissioni in bianco. Ovviamente non basta, continueremo a lavorare con interventi mirati, ma soprattutto continueremo a tessere alleanze con tutti i soggetti, le agenzie educative e sociali, le reti di donne, ed in particolare di uomini, che insieme a noi vogliono dire un chiaro no alla violenza di genere".
Roma, 25 novembre 2015