Matarrelli, question time su Finmeccanica Agusta (Brindisi) ed Alenia (Grottaglie)
Nella giornata di ieri, in occasione del question time alla Camera dei Deputati, ho interrogato il Ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi sulle prospettive e le strategie di sviluppo di Finmeccanica,
focalizzando l'attenzione sugli stabilimenti di Agusta westland (Brindisi) e di Alenia (Grottaglie). Ciò perché più di un anno addietro l'amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti annunciò una sorta di rivoluzione della governance societaria, con la creazione – dal 1gennaio del 2016 – della cosiddetta “One company”.
La preoccupazione di cui mi sono fatto interprete origina dal fatto che, ad oggi, restano ancora sottaciuti i programmi di questa azienda così riformata, oscuri agli stabilimenti con ordini in scadenza e, in definitiva, ad una moltitudine di lavoratori afflitti da legittime preoccupazioni. Per il Mezzogiorno d'Italia tale questione è nevralgica, perché nevralgici sono i temi della garanzia del lavoro, a maggior ragione attorno all'unico settore che appare solido e con prospettive a lungo termine. Nello specifico, ho interpellato il rappresentante del Governo per sapere se resta una priorità la volontà di investire nel Mezzogiorno e particolarmente negli insediamenti industriali del settore civile; se sono considerati nella opportuna importanza gli stabilimenti all'avanguardia nel medesimo settore di Brindisi e Grottaglie, i quali garantiscono occupazione a migliaia di lavoratori diretti e dell'indotto; quali - infine - sono le prospettive del settore Aeronautico civile, industria strategica per il Paese e che annovera nel Mezzogiorno poli industriali di primaria importanza, oggetto – fino alla scorsa decade - di cospicui investimenti. La risposta del Ministro Guidi, improntata alla rassicurazione, non ha però potuto soddisfarmi: poiché confligge con i dati di realtà. Lo stabilimento brindisino di Agusta westland, che peraltro aveva sottoscritto un contratto di programma con la Regione Puglia, si era impegnato nel 2011 ad incrementare il numero dei dipendenti assunti a tempo indeterminato fino a raggiungere le 502unità: ad oggi, invece, i lavoratori risultano in numero di 420, con circa 60 unità di somministrati (ecioè precari) di cui non si conosce il destino e, contestualmente, una parte della produzione è stata delocalizzata in Polonia.
Non soltanto: mentre il Ministro argomentava nell'emiciclo con toni tranquillizzanti, veniva diramato il drammatico annuncio di 100 esuberi nell'azienda Dema Aeronautica, proprio a causa di mancate commesse di Agusta westland. Analoghe le contraddizioni rilevate a Grottaglie: in Alenia, a fronte di una imponente mole di investimenti di Finmeccanica, la produzione e la qualità sembrano non essere all'altezza del programma 787 di Boeing, mettendo di fatto a repentaglio una commessa fondamentale per il settore aerospaziale civile nazionale. Appare chiaro, quindi, che l'impegno su questo versante delle istituzioni territoriali e delle parti sociali interessate deve essere massimo e massimamente concorde, al fine di tutelare il settore che più stabilmente potrà assicurare tranquillità e benessere ai lavoratori e alle loro famiglie.
Toni Matarrelli
Deputato della Repubblica