Guarini, sulla questione rifiuti
“Vogliamo tornare a parlare della questione rifiuti solidi urbani, un tasto molto complesso e delicato
perché tocca interessi economici molto elevati, che toccano le tasche di tutti i cittadini della provincia di Brindisi.
Sebbene rientri nelle competenze legislative della Regione, il legislatore ha previsto che la politica locale faccia la sua parte nell’ Organo di Governo di Ambito (OGA), che gode di sufficienti deleghe di autogestione per l’intero ciclo dei rifiuti. Nella nostra provincia, ovviamente, tutto è più difficile, tanto che oggi l’OGA Brindisi è commissariata dalla Regione. Commissario è il presidente Emiliano con due sub commissari dei quali, l’esecutivo (Antonicelli), è anche Dirigente Ecologia dell’Assessorato Regionale per la Qualità dell’Ambiente. Con questi signori del “potere” regionale, saremmo in una botte di ferro se solo volessero prioritariamente il bene della nostra provincia. Ma se questa non è per loro “la priorità” e da “commissari” si limitano a ripristinare la funzionalità contingente a suon di ordinanze in virtù dei poteri conferitegli dal D.Lgs 152/06, chi glielo dice che stanno sbagliando e che ancora una volta, di fatto, si privilegiano interessi economici, principalmente baresi?
Hanno affidato la gestione della frazione indifferenziata ed organica direttamente alla AMIU Puglia S.pa., società a totale capitale pubblico (20% del comune di Foggia e 80 % del comune di Bari), in sostituzione del precedente gestore (ditta Nubile) ritenuto contrattualmente inadempiente. Inoltre, ha autorizzato l’AMIU ad avviare direttamente in discarica i frammenti più grossi ottenuti dopo la triturazione preliminare (viene definito sopravaglio e rappresenta il 75-80% del totale dei rifiuti). Quest’ultima ordinanza ha pesanti riflessi sull’ambiente con incremento della contaminazione odorigena (IRD) e del carbonio organico disciolto (DOC), e su questo non si sente parlare quasi per niente. Essa determina, anche, notevoli risparmi per l’AMIU in quanto deve trattare una quantità di rifiuti molto inferiore, solo il sottovaglio (meno consumo di energia, meno movimentazione, etc). Questo avrebbe dovuto consentire una riduzione della spesa complessiva per i comuni. Sorpresa delle sorprese: l’AMIU ha richiesto 68€/tonn (il 25% in più rispetto alla gestione Nubile) ed i sub commissari hanno accettato e decretato. A questi vanno aggiunti 70€+IVA per il conferimento in discarica. In definitiva: un totale di ben 140€/tonn, e di questo non si sente parlare affatto. Chi glielo contesta al presidente Emiliano? Chi dice ai Commissari, con la massima veemenza e competenza possibile, che riparare l’esistente (oltre 2,5milioni€ per il biostabilizzatore) non è sufficiente perché non dà garanzie di medio/lungo termine e tra poco tempo ci ritroveremo in condizioni ancora peggiori?! Chi dice loro che il Piano Regionale per la Gestione dei rifiuti solidi urbani è molto discutibile dal punto di vista ambientale nelle sue linee generali, ma è soprattutto penalizzante per la nostra Provincia e non prevede una nuova infrastrutturazione del comparto, fattibile, innovativa e effettivamente rispettosa dell’ambiente? Glielo possono dire i Movimenti e le Associazioni politiche, ma non è più giusto ed efficace che glielo dicano i sindaci, coloro che hanno la responsabilità del territorio? E invece in tanti stanno zitti! Chi per incompetenza, chi per debolezza, chi per quieto vivere. E il sindaco Molfetta è tra questi, come se avesse timore reverenziale nei confronti del presidente Emiliano. L’amministrazione Molfetta affronta i tanti problemi quotidiani e i contenziosi in atto, ma subisce passivamente l’azione dei Commissari, che oggi è discutibile e comunque non lungimirante. E nel suo incredibile messaggio programmatico di fine d’anno, il nostro sindaco dice al riguardo: “la nostra città resiste alla crisi mantenendo standard ottimali di differenziata”. Tiriamo avanti, allora, ed incrociamo le dita!”
Emilio Guarini
Consigliere comunale Civico 26