Pd: documento politico sulla situazione amministrativa
Presentato in una conferenza stampa, dal segretario Francesco Rooli il documento politico allegato.
Di recente il sindaco Molfetta ha presentato un bilancio dei primi mesi di governo della città ed ha tracciato un quadro più che positivo, e denso di realizzazioni, dell’attività amministrativa sin qui svolta. Si fa fatica, dopo aver letto il lungo elenco diramato, a comprendere cosa intendesse Molfetta quando da autocandidato sindaco annunciava un periodo di grande cambiamento. Se il sindaco si riferiva alla narrazione sul senso di comunità ritrovato, sulle iniziative di solidarietà che si moltiplicano, sul “vangelo della carità che si fa largo nelle nostre contrade”, sappia che a Mesagne tutto ciò non nasce con la sua elezione e per fortuna non finirà insieme alla sua esperienza politica.
La narrazione di una ‘’Città in risveglio’’ che il Sindaco utilizza per descrivere la sua esperienza amministrativa è solo un espediente per non affrontare i veri problemi della città; alla lunga non basterà questo bel racconto se la politica non metterà idee, convinzioni, realizzazioni e concretezza al servizio di una concezione di città in cui valori e ideali come la legalità, l’uguaglianza, la solidarietà e la tolleranza occupino per davvero il centro della scena.
Non sarà certo un’impresa semplice per un Sindaco che, pur di costruire attorno a se una coalizione, ha chiesto a tutti di spogliarsi del proprio passato, di lasciare alla porta le proprie tradizioni politiche e culturali per formare un gruppo elettorale di convenienza in cui tutti possono stare con tutti purché si vinca e si governi, per cosa e soprattutto per chi non è dato sapere. Se la politica si riduce ad una sterile lista di realizzazioni da fare e alla soluzione privata di problemi dei singoli (spacciata per solidarietà), difficilmente può perseguire obbiettivi di cambiamento, di crescita e sviluppo di una comunità.
Questo documento mette in evidenza quanto delle realizzazioni che il sindaco oggi fa proprie fossero già sul suo tavolo ben prima che egli si insediasse e come le sue promesse elettorali siano rimaste disattese perché neanche uno degli impegni assunti verso la città è stato rispettato.
Le tasse non sono state neanche minimamente ridotte, sono stati tagliati alcuni servizi essenziali e, pur potendo immediatamente affrontare il rifacimento delle strade - che senza dubbio rappresenta una delle urgenze più stringenti - grazie all’avanzo di amministrazione di €. 1.200.000,00 a disposizione oppure grazie agli introiti della TASI pagata dai cittadini proprio per finanziare interventi di questo genere o ancora attingendo dagli oneri di urbanizzazione destinati anch’essi ad infrastrutture primarie e secondarie, ha preferito contrarre un debito stipulando un mutuo che, invece, poteva essere impiegato per investimenti meglio calibrati verso lo sviluppo strategico della Città. La seducente promessa di trasparenza amministrativa e di legalità è contraddetta dall’azione che quotidianamente viene portata avanti dall’amministrazione Molfetta: si affidano strutture comunali, come lo stadio cittadino, con incarico diretto a privati cittadini per interventi di ristrutturazione in economia, escludendo tutte le numerose aziende del territorio capaci di realizzazioni a regola d’arte, senza che siano chiari né la legittimità del procedimento seguito, né tanto meno il beneficio conseguito dall’Amministrazione; si affidano direttamente congrue somme di danaro pubblico ad associazioni culturali appena costituite per organizzare eventi estivi e natalizi escludendo tutti gli altri operatori specializzati nel settore; non si pubblicano tempestivamente nella sezione accessibile a tutti i cittadini atti e determine con cui l’amministrazione affida, gestisce e dirige la cosa pubblica.
Oramai, infatti, la trasparenza amministrativa a tutto tondo non è più un argomento ‘’retorico’’ o un opzione aggiuntiva delle amministrazione ma è un vero e proprio obbligo di legge che, a quanto pare, Molfetta disconosce o, se conosce, non pratica.
Il PD di fronte a queste manifestazioni di approssimazione ed inadeguatezza avverte fortemente il dovere di contrastare la cattiva amministrazione praticata dalla giunta Molfetta e di promuovere in ogni sede istituzionale e politica, insieme a quanti saranno disponibili, una serrata attività di proposta di buone pratiche amministrative che risponda ad una idea di sviluppo sistematico della città e sia capace di soddisfare i bisogni reali dei cittadini.
Di seguito si consegna un’analisi puntuale di tutte le ‘’presunte realizzazioni’’ che il Sindaco Molfetta ha presentato come proprie e che, invece, altro non sono che conclusioni e/o rendicontazioni, nella migliore delle ipotesi, del lavoro fatto da precedenti amministrazioni; probabilmente, l’essere a corto di argomenti e iniziative, lo induce ad appropriarsi del lavoro altrui.
USO E ASSETTO DEL TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI
- Tutta la progettazione e gli interventi previsti per il completamento delle opere idrauliche necessarie a ridurre il rischio di allagamenti e ottenere la riperimetrazione delle aree interdette alla edificazione in zona Seta e nelle zone limitrofe, hanno avuto inizio con l’amministrazione Sconosciuto e sono proseguiti con le amministrazioni Incalza e Scoditti. Se ne sta realizzando solo la fase finale, peraltro già precedentemente programmata;
- La gara che sta per essere bandita dalla Provincia per i lavori di completamento della circonvallazione Sud non può certo essere attribuita a questi primi mesi di amministrazione dal momento che la competenza è della Provincia. Il comune di Mesagne ha sicuramente un ruolo ma ad altri Sindaci e a uomini che in passato hanno ricoperto ruoli di primo piano nell’amministrazione provinciale deve andare il merito della realizzazione dell’opera fino al punto in cui si trova oggi;
- Il progetto di rifacimento della rete idrica e fognaria dell’intero centro storico si deve all’impegno con cui la precedente giunta, il sindaco Scoditti in particolar modo, affrontarono il problema del dissesto sia nella fase d’emergenza che per le prospettive a lungo termine. Solo grazie a quel lavoro oggi l’AQP è impegnato per un intervento da 4,4 milioni che l’attuale amministrazione ha solo annunciato;
- Il progetto esecutivo per i lavori di rigenerazione urbana dell’area “Ex campo sportivo” fu approvato e finanziato nel 2012. L’amministrazione Molfetta, che ne taglierà solo il nastro, attualmente si è limitata ad organizzare qualche visita guidata (compito eseguito dall’assessore Librato) come peraltro già previsto nel progetto finanziato dalla regione. Riteniamo doveroso porre una domanda all’assessore all’urbanistica e lavori pubblici ed al sindaco: la rigenerazione urbana si limita all’area ex campo sportivo? Non ci sono altri quartieri e zone della città che necessitino di interventi simili? Per la rigenerazione urbana esiste un documento generale (che risale ai tempi dell’amministrazione Incalza) che individua zone della città che possono essere oggetto d’intervento ed altri progetti presentati, come quello riguardante la zona “Zecchino”, che possono esser utilizzati per nuovi finanziamenti;
- Gli interventi che riguardano gli edifici scolastici, pubblicizzati recentemente in una nota dell’assessorato ai lavori pubblici, sono quasi tutti ereditati. Il finanziamento di 700 000 euro per la “Carducci”, quello di 1 000 000 di euro per la “Borsellino”, gli 800 000 euro per la “Maya Materdona” sono stati intercettati nella precedente esperienza amministrativa. Fatta eccezione per i lavori di rifacimento dell’impianto idrico-sanitario della parte maschile dello spogliatoio alla “G. Falcone”, e per un bando del MIUR al quale ha partecipato l’ufficio lavori pubblici (su impulso della giunta?) per la diagnosi strutturale dei solai (15 000 euro complessivamente), non c’è traccia di alcun intervento sugli edifici scolastici che sia riconducibile alla giunta Molfetta;
- Il progetto di ampliamento del cimitero comunale che giunge oggi alla fase finale è partito nel 2012 ed il primo stralcio del progetto esecutivo (450 000, 00 euro) risale al 2013;
- I parcheggi a pagamento nelle aree maggiormente congestionate dal traffico, che dinanzi ad una prima reazione scomposta di qualche cittadino erano stati prontamente scaricati sull’amministrazione Scoditti, oggi vengono con fierezza ascritti al bilancio di questi primi mesi di amministrazione. Le procedure per la gara, in realtà, erano state espletate già prima che il sindaco Molfetta si insediasse.
- A proposito della razionalizzazione del traffico nel centro storico, negli anni passati, sono state istituite zone a traffico limitato in tre diversi comparti: via Profilo, piazza S. Anna dei Greci, via degli Azzolino corredate dall’installazione di dissuasori di traffico automatici. Inoltre è stata disposta la chiusura permanente, con dissuasori, di piazza Orsini del Balzo – oggi deturpata prima dalle giostre volute dall’amministrazione comunale e poi dagli atti vandalici – e di via Castello. Oltre a razionalizzare il traffico – attualmente una sola arteria del centro storico è percorribile in auto - quale progetto ha questa amministrazione per il cuore storico di Mesagne?
CULTURA E SPETTACOLO
- La convenzione che ha assegnato al GAL l’ipogeo di Palazzo Guarini, oltre ad essere un progetto del GAL medesimo più che del comune di Mesagne, era già all’attenzione della giunta Scoditti alla quale era solo mancato i tempo per consumare tutti i passaggi necessari per l’approvazione. Peraltro l’attuale amministrazione ha portato avanti un tentativo di modifica dello schema di convenzione (caso unico tra tutti i comuni del GAL “Terra dei Messapi”) rischiando di perdere il finanziamento e l’occasione di valorizzare un bene di notevole valore storico;
- L’esperienza degli “Open Days” era stata anticipata, attraverso l’impegno di “PromoCultura” e dell’ex assessore alla cultura, sport e spettacolo, da visite guidate nel Castello e nel centro storico. Fu aperta, inoltre, all’accesso dei visitatori la Necropoli Messapica di vico Quercia;
- Il finanziamento di 500 000 euro che consentirà l’avvio dei lavori di restyling e valorizzazione del parco archeologico di Muro Tenente, è stato ottenuto grazie alla determinazione del sindaco Scoditti ed oggi può goderne la città e se ne può fregiare questa amministrazione comunale;
- La stagione teatrale è ormai realtà da qualche anno. I lavori di sistemazione dell’impianto di riscaldamento del teatro comunale, svolti negli anni precedenti, hanno incoraggiato la partecipazione di tanti cittadini;
- Il laboratorio di antropologia sociale è da attribuire totalmente al rapporto tra comune di Mesagne e Università del Salento che non nasce certamente oggi. Nei cinque anni appena trascorsi questa collaborazione, in particolare con il dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo, è stata foriera di molte iniziative le quali hanno posto le basi di questo progetto;
- Gli eventi per le festività estive e natalizie, che hanno comportato una spesa decisamente superiore rispetto agli anni precedenti, non hanno lasciato una traccia tangibile sulla città. Non c’è infatti una sola iniziativa, tra quelle organizzate, che abbia caratterizzato Mesagne, che abbia reso la città polo di attrazione per alcuni eventi o abbia avuto ricadute sullo sviluppo economico locale. Gli eventi del Natale hanno segnato il definitivo abbandono del centro storico e di una iniziativa, “Natale nel cuore”, che invece meritava di esser valorizzata, aggiornata e riproposta. Le parole spese per esaltare la bellezza del nostro patrimonio storico e architettonico non hanno senso se poi si abbandona, nel migliore dei casi, o si deturpa addirittura il centro antico della città;
- L’idea di realizzare una casa delle associazioni nella sede dell’ex Pretura, attualmente dichiarata oggetto di studio, fu lanciata dal sindaco Scoditti che la chiamò “Casa della cultura”, ed a tale riguardo merita d’esser sottolineato che all’epoca il sindaco Scoditti fu oggetto di duri attacchi condotti a mezzo stampa proprio da attuali componenti della maggioranza e collaboratori del sindaco Molfetta.
SPORT
- Inserire tra le realizzazioni l’assegnazione degli spazi relativi agli impianti sportivi significa avere dello sport un’idea che non va oltre la più spicciola e ordinaria amministrazione;
- Fatta eccezione per la convenzione, sulla regolarità della quale nutriamo forti dubbi, con la società di calcio alla quale è stato affidato l’impianto sportivo in c.da Tagliata non c’è altro intervento sulle strutture sportive. Questa iniziativa dell’amministrazione sta già producendo i primi, preoccupanti, risultati: l’associazione sportiva ha commissionato e fatto realizzare i primi lavori per i quali il comune non è ancora nelle condizioni di liquidare la somma già anticipata per la mancanza di una documentazione che attesti che i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte;
- I lavori di sistemazione del palazzetto dello sport, per un ammontare di 52 964, 06 euro risalgono al 2014.
PERCORSI DI LEGALITA’
- Ancora non è chiaro che funzioni avrà e quali compiti spetteranno alla commissione consiliare sulla legalità che nelle intenzioni dovrebbe sostituire l’osservatorio sulla legalità. Dopo una prima e confusa discussione in conferenza dei capigruppo la questione non è più stata ripresa.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SVILUPPO ECONOMICO
- Il piano PIP è stato adottato con delibera di consiglio comunale il 15 Gennaio 2015. Encomiabile fu il lavoro degli assessori all’urbanistica susseguitisi (Faggiano, Montanaro, Saracino) e del presidente della commissione “Uso e assetto del territorio” Fabrizio De Leo, i quali, con insistenza e caparbietà, conseguirono quel risultato. Anche qui è opportuno sottolineare che qualche componente della passata e dell’attuale maggioranza condusse il tentativo, fortunatamente fallito, di rallentare questo processo. L’attuale sindaco Molfetta, pur votando a favore dell’adozione del piano, ebbe a dire nel suo intervento che tale piano rendeva un buon sevizio alle grandi catene di distribuzione e a rilevanti interessi economici rispetto ai quali il comune era stato subalterno. Oggi, miracolosamente redento, riporta con soddisfazione nel suo bilancio l’ormai prossima approvazione del PIP;
- Il piano urbano del commercio è pronto ormai da due anni e a più riprese ne è stata annunciata l’approvazione.
SERVIZI E SOLIDARIETA’ SOCIALE
- Il sindaco ha annunciato un’opera di faticoso risanamento economico dei servizi di ambito per porre rimedio ad una situazione debitoria legata alla fornitura di servizi largamente eccedente la disponibilità finanziaria. Affermazione di una gravità inaudita. Però non si spiega mai né mai ci illustra da chi questa situazione sia stata determinata e a chi serva. Non si può accettare come soluzione quella dei tagli indiscriminati come quelli annunciati, salvo poi prontamente ritirarli, ai servizi domiciliari per anziani e diversamente abili;
- Il progetto “Primavera” per il potenziamento dei servizi di assistenza all’infanzia è un’iniziativa che si ripete da anni nel nostro ambito;
- Le “Borse lavoro” per ridurre la spesa assistenziale, cosi come gli “Stage formativi” presso le aziende locali, sono stati introdotti dalla precedente amministrazione.
ECOLOGIA E AMBIENTE
- La situazione di emergenza in cui si trova il sistema di smaltimento dei RSU nella provincia di Brindisi ha di fatto solo sfiorato Mesagne grazie alla scelta che, nel 2012, ha consentito di passare ad un sistema di raccolta porta a porta spinto. Nel bilancio del sindaco non si fa cenno però a tutte le criticità che ci sono sia a livello locale riguardo al segmento della raccolta, sia a livello provinciale per i problemi legati all’impiantistica (si producono più rifiuti di quanti siamo in grado di smaltirne), tema che non può non riguardare un centro come Mesagne. Il costo del servizio nel nostro comune è aumentato considerevolmente arrivando a superare 5 milioni di euro, tutti a carico dei cittadini, i quali, scoraggiati e non corrisposti rispetto all’impegno del differenziare, iniziano ad abbandonare i comportamenti virtuosi che avevano contraddistinto il periodo di introduzione di questo nuovo sistema di raccolta;
- Il recupero e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (amianto) è stato già da tempo attivato. La precedente amministrazione, con risorse comunali e regionali, aveva stanziato un fondo di 65 000 euro per contributi rivolti ai cittadini per la raccolta e lo smaltimento di manufatti in amianto;
- Il progetto esecutivo della nuova piattaforma ecologica in via Marangio è stato precedentemente realizzato ed ammesso a finanziamento regionale nel 2015;
- Il progetto di manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico degli impianti negli edifici pubblici ha avuto origine nel corso della precedente esperienza amministrativa.
POLITICHE DI BILANCIO E TRIBUTI
- L’amministrazione Scoditti ha lasciato in eredità 1 milione e 200 mila euro di avanzo di amministrazione, in parte destinato con delibera di consiglio comunale alla riduzione della pressione fiscale. Nonostante ciò, con l’approvazione del Bilancio di previsione e di assestamento, il sindaco ha disatteso la sua promessa elettorale di ridurre le tasse ai cittadini;
- Sul versante della lotta all’evasione fiscale l’amministrazione Scoditti aveva già recuperato 1 milione e 500 mila euro.
POLITICHE DEL PERSONALE
- Il regolamento per la contrattazione decentrata, il calcolo del fondo del salario accessorio, i corsi di aggiornamento sono attività di semplice e normalissima ordinaria amministrazione ed è alquanto insolito che vengano inseriti in un bilancio amministrativo. Siamo in attesa di capire cosa intenda precisamente il sindaco quando, parlando della macchina amministrativa, annuncia una rivoluzione copernicana che non potrà certo dipendere dalla modifica al regolamento sul funzionamento degli uffici e dei servizi, che l’attuale amministrazione sta aggiornando, e che, comunque, è stato approvato con una delibera di giunta il 24/01/2012;
Molfetta, che da candidato sindaco aveva annunciato una stagione di grande discontinuità con il passato, se non fosse per ciò che egli e la sua maggioranza hanno ereditato, difficilmente oggi sarebbe in grado di presentare un qualsivoglia bilancio di questi primi mesi di amministrazione. Molfetta e la sua maggioranza farebbero bene ad abbandonare l’atteggiamento trionfalistico, arrogante e pretenzioso di questi primi sette mesi di governo, ponendosi invece come reale obiettivo ‘’Il buon governo’’ di Mesagne, piuttosto ché indugiare nella retorica della denigrazione sterile di un lungo passato del quale, peraltro, Molfetta stesso, e molti altri suoi alleati, sono stati interpreti attivi.
Per usare un’espressione cara al sindaco, semmai Mesagne doveva essere ‘’. . .riportata in serie A’’ non saranno certo le poche ed errate scelte compiute da lui e dalla sua maggioranza a permettergli di centrare tale obiettivo visto che questo modo di governare, a nostro avviso, sta producendo preoccupanti passi indietro facendo perdere ulteriori posizioni alla città.