Pd: Mesagne Futura confonde tra "funzioni di indirizzo politico" e "funzioni istituzionali".
In seguito al comunicato diramato da Mesagne Futura a commento dell'interrogazione depositata dal Pd si allega una nota di risposta.
Apprendiamo dai siti web di informazione locale che il coordinamento di “Mesagne Futura” è stato «costretto» a sdoganare un singolare e stravagante modo di rispondere alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali al sindaco ai sensi del vigente regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. Sembrerebbe, infatti, che non solo l'interrogato ma chiunque possa rispondere all'atto di sindacato ispettivo e, soprattutto, sia possibile farlo anche a mezzo stampa.
Ci rendiamo conto che ormai, in un contesto in cui il rispetto delle regole e della trasparenza è diventato un optional, tutto sia possibile. Ma stiano sereni i componenti del coordinamento di “Mesagne Futura”: il Pd non li seguirà su questo terreno. Ci attendiamo, invece, che proprio il movimento politico in cui milita anche il presidente del consiglio comunale, si senta in prima linea nel condurre la battaglia per il buon funzionamento delle istituzioni e per il rispetto dell’iniziativa di ogni consigliere comunale che, attraverso gli strumenti che il regolamento mette a disposizione, ha il diritto-dovere di chiedere conto dell’operato dell’Amministrazione.
In questa sede ed al fine di ristabilire un minimo di verità, ci limitiamo solo a rilevare che nella foga di “rispondere” all'interrogazione, pur non essendovi interpellata, “Mesagne Futura” fa gran confusione tra «funzioni di indirizzo politico» - che la maggioranza che governa la città di Mesagne può esercitare quando e con le modalità che evidentemente ritiene più opportune, ma confinate nell'alveo della politica - e «funzioni istituzionali» di esclusiva competenza dell'esecutivo, o “delegate", in virtù di un atto formale, a coloro che fossero stati in precedenza investiti di incarichi spendibili anche all'esterno della pubblica amministrazione. Pensavamo che le nostre domande al sindaco fossero chiare e puntuali, ma evidentemente ci eravamo illusi: erano e sono questi i termini della questione. E ci pare che più che non compresi, siano stati volutamente e strumentalmente alterati.
Noi attenderemo alle nostre domande, in ossequio a quanto previsto dalle norme regolamentari, la risposta ufficiale da parte dell'unico organo cui spetta, nei tempi prefissati, dar seguito all'interrogazione, non considerando in alcun modo quanto proveniente dal movimento “Mesagne Futura”, in ordine al quale ci asteniamo, proprio per evitare inutili, sterili e strumentali polemiche, da ogni commento. Non senza tuttavia due annotazioni di carattere squisitamente politico: il PD ed il gruppo consiliare “PD-Io ci credo”, sulla vicenda “Piazza Commestibili”, non si sottrarrà sicuramente dal formulare le proprie proposte e far conoscere le proprie idee, quando tutti gli atti saranno posti sui tavoli istituzionali ed a disposizione di tutti consiglieri comunali e non solo di quelli di maggioranza. L'aver pretermesso sino ad oggi qualsiasi confronto politico-amministrativo con i gruppi di opposizione, nelle commissioni competenti, non è sicuramente addebitabile a questi ultimi.
Da ultimo, intendiamo tranquillizzare “Mesagne Futura”. Non è nostro costume, neanche nei momenti più aspri della contesa politica, formulare giudizi professionali sulle persone, né tanto meno sulla moralità delle stesse. Sfidiamo “Mesagne Futura” o chiunque altro a rinvenire nell'interrogazione su “Piazza Commestibili” parole non rispettose dell'onorabilità delle persone, semmai abbiamo chiesto in quale veste queste potessero rappresentare pubblicamente l'amministrazione comunale. Possiamo anche essere “azzeccagarbugli”, ma non siamo sicuramente arrivati al rango di “bravi”.