Sabato 27 febbraio si terrà a Bari il Congresso regionale dei Giovani democratici.
“Costruttori di speranza. La misura alta del nostro impegno in Puglia”.
“Costruttori di speranza. La misura alta del nostro impegno in Puglia”. È questo lo slogan scelto dai Gd Puglia per il loro congresso regionale, che si terrà sabato 27 febbraio a Bari presso l’Unione regionale del Pd (Via Giuseppe Re David n. 17) dalle ore 10,00 alle ore 17,00 e nel corso del quale verranno rinnovati gli organismi dirigenti dell’organizzazione (Segretario e Direzione regionale).
In programma, oltre alla relazione iniziale del Segretario regionale uscente Pierpaolo Treglia e i saluti del Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, dei rappresentanti istituzionali pugliesi del Pd ai massimi livelli (parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, sindaci e amministratori locali) e di altre forze politiche e associative, è previsto il dibattito dei partecipanti e l’intervento conclusivo del candidato unitario alla Segreteria regionale Francesco Di Noia.
“Nelle scorse settimane – si legge nella nota stampa dei giovani dem – abbiamo celebrato i congressi di circolo in tantissimi comuni della regione e i congressi federali nelle sei province pugliesi. Non una vecchia pratica di partito ma un grande momento di democrazia: centinaia di ragazze e ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi sulle problematiche dei vari territori e, in particolare, delle tante questioni che investono le giovani generazioni.
Sabato 27 febbraio – continuano i Gd Puglia – ci troveremo tutti a Bari per fare il punto sui risultati raggiunti e quelli mancati in questi anni e discutere delle idee e dei progetti che vogliamo mettere al servizio della nostra terra.
Facciamo appello a tutti i pugliesi: vi aspettiamo per condividere insieme questo momento di discussione per la nostra organizzazione e per iniziare insieme un nuovo cammino verso le sfide del futuro. Per la nostra terra – chiudono i Gd – siamo stati e vogliamo continuare ad essere costruttori di speranza.”
Bari, 25 febbraio 2016
PROGRAMMA DEI LAVORI
- Ore 09.30 – Accreditamento delegati;
- Ore 10.30 - Costituzione tavolo di Presidenza e Commissioni politica ed elettorale;
- Ore 11.00 - Relazione del Segretario regionale uscente, Pierpaolo TREGLIA;
- Ore 11.30 - Saluti istituzionali e degli invitati;
- Ore 12.30 - Inizio dibattito;
- Ore 13.45 - PAUSA PRANZO;
- Ore 14.30 - Riapertura dibattito;
- Ore 16.00 - Relazione del candidato Segretario regionale, Francesco DI NOIA;
- Ore 16.30 - Proclamazione del Segretario ed elezione della Direzione regionale;
- Ore 17.00 - Fine dei lavori congressuali.
«Costruttori Di Speranza»
La misura alta del nostro impegno in Puglia
Documento a sostegno della candidatura di Francesco Di Noia
a Segretario Regionale dei Giovani Democratici della Puglia
I
Lo scenario del nostro impegno
La stagione congressuale che ci apprestiamo a vivere costituisce un meraviglioso tempo di discernimento e di maturazione. Un’occasione imperdibile per riflettere sul quadro complessivo che fa da cornice alla nostra azione politica e per rinnovare la consapevolezza della bellezza della missione a cui siamo chiamati.
Luci e ombre disegnano un inedito scenario dai contorni complessi in cui, alla frammentazione delle relazioni umane, all’appiattimento del bene sull’utile - imposto da un paradigma capitalistico sempre più aggressivo - fa da pendant una nuova, liberante tensione verso la dignità umana, intessuta di prossimità e di partecipazione, illuminata dalla solidarietà e dal bisogno di giustizia. L’orizzonte storico che la nostra generazione ha dinanzi è carico di interrogativi, d'impazienze e di aspirazioni che esigono risposte da chi vive in prima linea la dimensione dell’impegno politico. Al disco inceppato che ripete le note della rassegnazione e dell’impotenza della politica; alla crisi che, insieme alla povertà e alle diseguaglianze, ha ingigantito le paure e condizionato le esistenze; alla precarietà che attanaglia le vite dei giovani; alla perdita di opportunità di lavoro e all’isolamento dei territori, vogliamo opporre, con inedita speranza, la nostra voglia di futuro, le nostre capacità progettuali, i nostri talenti.
La sfida è ardua. Ma va raccolta. «Oggi dobbiamo vivere - insegnava Aldo Moro - oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato, viverlo con tutte le sue difficoltà». È questo l’impegno su cui vogliamo scommettere, mettendo in gioco le nostre energie migliori, con la generosità e la passione che da sempre caratterizza le ragazze e i ragazzi dei Giovani Democratici.
II
Riconoscersi comunità
Misurarsi con la complessità dei problemi del nostro tempo sollecita una più acuta capacità analitica delle istanze che emergono nella società. E impone di sottoporre gli eventi alla potenza critica dell’intelligenza, di innovare le nostre vedute, di essere generazione in ascolto, di imparare a scorgere i segni dei tempi per non rimanere disorientati e travolti dai cambiamenti che scuotono l’esperienza umana. Un’organizzazione che non faccia questo, che non sappia rapportarsi al nuovo che si annuncia, sprofonda nel cono d’ombra dell’insignificanza e viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle realtà che non ha saputo capire ed alle quali non ha saputo corrispondere.
Per non fallire alla prova dei fatti, raccogliendo le esigenze profonde di rinnovamento che la nostra organizzazione ha coltivato in questi anni, dobbiamo rafforzare l’appartenenza alla nostra comunità che è e deve restare, in conformità con l’etimo latino (cum munus), un gruppo di persone che condividono reciprocamente un dono. Non siamo infatti un’aggregazione virtuale di soggetti isolati ma donne e uomini che condividono un cammino e una storia. L’unità di valori che ci accumuna riconosce la convivialità delle differenze culturali, umane e territoriali. Non le cancella, ma le fa concorrere al bene comune. Sempre uniti, mai appiattiti. Siamo e vogliamo essere una comunità autonoma, che non si lascia imprigionare dalle vecchie liturgie correntizie e dai capibastone, che pratica la parresia, espressione della freschezza giovanile, che declina la collegialità come esercizio di condivisione della responsabilità.
Intendiamo coltivare l’aspirazione per la concretezza nel governo delle cosa pubblica. Il dovere di servire la polis e la crescita integrale dell’uomo ci spinge a essere propositivi, pur senza mai abdicare al ruolo di pungolo e di coscienza critica, a lavorare nelle Istituzioni, a proporre piattaforme programmatiche che abbraccino oltre le politiche giovanili anche il lavoro, la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, il turismo. Per fare tutto ciò è necessario mettere in primo piano il ruolo strategico della formazione. Il «virtute e canoscenza» che campeggia nel nostro simbolo deve essere implementato e concretizzarsi attraverso una rete di scuole politiche, seminari, convegni.
I nostri circoli devono tornare a irradiare cultura e devono essere valorizzati come sedi di confronto perché in essi trasuda l’impegno, silenzioso e operoso, di tanti militanti che costituisce l’unica vera, grande e inimitabile ricchezza della nostra Organizzazione.
Il nostro impegno sarà rivolto a rendere ancora più capillare la presenza dei Gd sul territorio regionale: un circolo in ciascuno dei 258 comuni pugliesi, costantemente in dialogo con i gruppi dirigenti, espressione dei territori, della militanza, della fatica di conquistare il consenso, di lavorare per il bene comune, di servire questa nostra meravigliosa terr
III
Esperti in umanità
Più che una formula, è l’icona del bisogno struggente di impegnarci per dare speranza a chi vive in difficoltà. Vogliamo dare profondità e cuore alla nostra azione politica. Intendiamo privilegiare le periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo. Le periferie sono i luoghi e le situazioni di lontananza dal centro di potere, dagli interessi degli apparati, sono le realtà più profonde dell’umano, spesso relegate ai margini. Le periferie che vogliamo servire sono i piccoli comuni isolati, spesso senza collegamenti e infrastrutture; sono i quartieri dei grandi centri urbani dove è più forte il disagio sociale; sono le aree fortemente inquinate; sono i giovani risucchiati nella spirale della disoccupazione e della precarietà; sono le donne tagliate fuori dalla vita attiva e chiamate a sopperire ai continui tagli allo stato sociale; sono gli anziani che vivono le angosce della solitudine; sono i disoccupati e i cassintegrati che si sentono privati della dignità; sono i diversamente abili che combattono con le barriere architettoniche e mentali che ancora popolano le nostre realtà; sono i malati che con dignità chiedono rispetto e attenzione per la propria condizione. Si tratta dunque di aggiustare le bilance della Politica e riposizionarle sui bisogni degli ultimi. È questo il senso ultimo del nostra missione. È questo, in fondo, lo scrigno che custodisce le nostre attese e le nostre speranze.