“Demos per Brindisi” Il partito degli onesti.

Sarò ingenuo, sarò romantico, sarò atipico, sicuramente non allineato e fuori le righe, ma a me il verbo di Emiliano al Grande Albergo Internazionale di Brindisi mi ha positivamente sorpreso.

Poi ho avuto modo di sentire il suo Commissario Antonica in un discorso con il cuore in mano nella sede di SiDemocrazia e son convinto per le buone e sincere intenzioni del pd a rinnovarsi a Brindisi. Anzi di azzerarsi e ricostruirsi da capo facendo una pulizia epocale. Ora io non sono del pd, come non sono di nessun altro partito, ma fa piacere constatare che questo partito localmente va contro tendenza nazionale verso una direzione che non ha niente a che vedere con quella nazionale di Renzi. Una dirigenza periferica che ha il coraggio di prendere decisioni del genere merita rispetto ed attenzione.

Ma veniamo al dunque. Questi giorni si parla nell’ambito del centrosinistra (perché si tratta di centrosinistra anche se lo chiamano semplicemente sinistra) di quale dovrebbe essere la strategia per vincere le prossime elezioni. Si domanda quali devono essere le alleanze e soprattutto chi dovrebbe essere il candidato Sindaco.

Io qui dirò la mia opinione, anche se per più di uno la mia vale meno del due di piche. Dirò la mia che però questa volta stranamente coincide perfettamente con quello che sento in giro, dalla gente che è fuori dai circoli viziosi di interessi partitici e privati e che è abituata a pensare con la testa e votare con il cuore. So che darò dispiacere a qualche mio amico, ma d’altra parte gli amici sono tali solo se dicono quello che pensano.

La gente per bene a Brindisi, progressisti o conservatori, di destra o di sinistra, ha bisogno di vedere finalmente l'amministrazione comunale nelle mani di persone che per storia personale rappresentano l’onesta, la legalità, la trasparenza, la solidarietà. Tre sono queste persone che, senza alcun dubbio e per ammissione anche dei loro avversari politici, si rispecchiano in questo rigido quadro morale- politico: Michele Errico ex sindaco ed ex presidente della provincia di Brindisi, Roberto Fusco promotore del movimento SiDemocrazia e consigliere di opposizione uscente e Riccardo Rossi consigliere di opposizione uscente di Brindisi Bene Comune. Quanti hanno una certa sensibilità democratica guardano con fiducia a queste tre persone che anche se diverse tra di loro per indole, formazione politica, personalità e seguito personale, danno la garanzia istintiva di essere idonee per una amministrazione onesta, capace, trasparente ed altamente democratica.  

Davanti alle varie argomentazioni che vogliono spiegare le oggettive difficoltà per una coalizione dei tre per il bene della città, la gente non vuole proprio saperne! Dicono: "questi tre devono unirsi, non c’interessa come!.. ma devono stare insieme".

La penso anche io cosi, questa volta senza se e senza ma... La città sana, quindi la stragrande maggioranza dei brindisini, lo pretende! Il grande partito degli onesti di Brindisi vuole capovolgere la triste situazione attuale, desidera liberare Brindisi, promuovere una rivoluzione su tutti i campi. Non accetta mezze soluzioni o compromessi o ancora peggio individualismi e sterili egocentrismi.

Errico, Fusco e Rossi devono chiedere il voto uniti in un programma chiaro, unico e largamente condiviso. Alla gente non interessa chi di loro sarà il candidato sindaco. Alla gente interessa il risultato: vincere le elezioni non a tutti i costi e costi quel che costi, ma con le persone per bene, con le persone oneste.

Io vado un attimo oltre. Questa “triandria” deve essere appoggiata dal pd brindisino, quello che in questo momento non c'è ma è in fase di ricostruzione. Fino le prossime elezioni di giugno non c'è materialmente il tempo per rifondare il partito, lo ha ammesso in varie occasioni lo stesso commissario Antonica, allora è bene, anche per il partito stesso, che in questa fase delicata per il suo futuro che non scenda in elezioni con il proprio simbolo ma che appoggi una seria coalizione del centrosinistra allargato con Errico, Fusco e Rossi. Una grande coalizione che potrebbe essere chiamata “DEMOS PER BRINDISI” da demos= comune/comunità, a voler sottolineare il ritorno alla pura democrazia della città, la dove il cittadino è sovrano e determinante per la amministrazione della sua città.

I tre assi del centrosinistra brindisino da soli fanno solo un rispettabilissimo tris nel tavolo verde delle elezioni, ma con l’appoggio esterno del ricostituendo pd fanno sicuramente un poker stravincente!

E chi sarà dei tre il candidato sindaco? Non ci interessa! Uno dei tre. Ma gli altri due devono essere destinati a priori come vice sindaci alla pari con la responsabilità degli assessorati più importanti: cultura, economia, ambiente ed urbanistica. E che il candidato sindaco pensasse seriamente alla istituzione di un assessorato dedicato ai rapporti mediterranei ed internazionali, Brindisi deve uscire dall’isolamento. Deve diventare un punto di riferimento culturale ed economico per l’interno Mediterraneo. Ha tutte le carte: storia, porto, aeroporto e posizione geopolitica estremamente strategica ed importante.

Se i tre della 'sinistra" che in effetti sono centro- sinistra, riescono a fare quello che la gente aspetta da loro: passeranno alla storia come quelli che hanno osato a sfidare e vincere i demoni di questa città. In caso contrario, saranno macchiati a vita come quelli che, per ambizioni o limiti personali, hanno tolto una grande opportunità alla città di Brindisi.

Tutti quelli che la pensano in questa maniera, e sono tanti, pregano per una illuminazione divina dei tre. Ed onestamente mi piace pensare che anche i conservatori di Brindisi, che stanno lavorando per una coalizione da contrappore alla sinistra, devono voler avere come avversari nelle prossime elezioni uomini e donne di uno schieramento di alto profilo politico. Perché solo in questo modo può esistere una contrapposizione politica di un certo spessore per il bene della città.

I cani sciolti, gli ambigui ed i voltagabbana non devono avere ruolo e posto in questo giro di giostra elettorale. Brindisi è arrabbiata e merita rispetto. Da parte di tutti.

Ioannis Davilis: 

Presidente Comunità Ellenica di Brindisi, Lecce e Taranto

& Referente regionale del Movimento Greci di Puglia.

Brindisi 27 febbraio 2016

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