Pd: non daremo lezioni di democrazia ma non intendiamo riceverne.
Il Sindaco Molfetta, con una dichiarazione affidata al suo profilo Facebook, ripresa poi da diversi organi di informazione, qualche giorno fa aveva invitato tutti ad abbassare i toni
e a non far sì che la normale dialettica tra maggioranza ed opposizione sfociasse in uno scontro all’arma bianca proprio su un terreno delicato come quello della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.
Al suo appello, nel quale avevamo colto una preoccupazione oltre che sul tema su cui le divisioni si stavano acuendo, anche sul definitivo diradarsi dei rapporti tra maggioranza e opposizione, hanno fatto seguito due dichiarazioni.
Prima un durissimo attacco, sottoscritto da 9 consiglieri comunali di maggioranza (compreso il Presidente del Consiglio), in cui venivano richiamate le responsabilità di ventisette anni di dominio indiscusso da parte del PD e dei partiti da cui il PD proviene e nel contempo veniva manifestata, cosa veramente singolare, una certa insofferenza per l’attività svolta dall’opposizione, in particolare dal gruppo consiliare “PD-Io ci credo”. Sono stati peraltro infondatamente denunciati tentativi di destabilizzazione e di capovolgimento del risultato elettorale, aspetti legati alle interrogazioni ed alle posizioni pubblicamente espresse circa l’operato dell'Amministrazione comunale.
La seconda dichiarazione porta la firma dello stesso Sindaco che, contraddicendo quanto egli stesso aveva suggerito solo poche ore prima, non manca di attaccare gratuitamente il Partito Democratico nel mezzo di una polemica con l’Associazione “G. Di Vittorio”, le cui rispettive autonomie non possono essere minimamente poste in discussione.
Non vogliamo pensare che l’invito ad abbassare i toni fosse rivolto al solo PD, la cui unica “colpa” era stata quella di difendersi da accuse gravissime, circa la scarsa convinzione, per usare un eufemismo, nella lotta alla criminalità organizzata. Al Sindaco, se ci è sommessamente concesso, suggeriamo di evitare in futuro simili appelli se poi gli stessi saranno disattesi dai componenti della maggioranza che lo sostiene o da egli stesso. Quanto a noi, il Sindaco e la sua maggioranza possono stare sereni: non ci sentiamo su un piedistallo e continueremo a fare la nostra parte – come abbiamo fatto in questi primi otto mesi di consiliatura, ed i numeri, se letti senza faziosità, sono lì ad attestarlo - nell’esclusivo interesse della città. Lo faremo senza alcun condizionamento di sorta e con le modalità che riterremo più opportune. Non saremo certamente noi a dare lezioni di democrazia, ma non intendiamo neanche riceverne da nessuno.
Partito Democratico Mesagne