Tomaselli (Pd): consuntivo conferenza stampa per l'Area Sin e per lo sviluppo


Salvatore Tomaselli, senatore del Partito Democratico ha tenuto una conferenza stampa su alcuni contenuti della legge di stabilità. In particolare l'attenzione è stata posta sulle proposte del PD e, nello specifico, quelle riguardanti il tema dello sviluppo, quella della cosiddetta vicenda della "vendita delle spiagge" e, infine quella dell'area SIN di Brindisi

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STABILITA E PROPOSTE PER LO SVILUPPO:
 Il Partito Democratico ha presentato diversi emendamenti alla legge di stabilità relativi allo sviluppo.
In essi è contenuta la proposta di aumento delle risorse del Fondo per la crescita per una somma pari a 250 milioni di euro nel triennio 2014-2016, mediante agevolazioni fiscali in favore delle piccole e medie imprese.


Inoltre si propone lo stanziamento di altre risorse per facilitare la partecipazione al capitale di rischio delle imprese anche tramite banche e società finanziarie sottoposte alla vigilanza di Bankitalia.

Secondo asse di intervento del Pd è dedicato al credit crunch, la stretta del credito, che rappresenta uno dei problemi più gravi per le imprese. 
La proposta di maggiore impatto riguarda il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti (Cdp) per il rilascio delle garanzie necessarie per l’erogazione del credito.
È stato anche previsto il rilascio della garanzia dello Stato in favore di Sace Spa per il sostegno all’export, nonché per favorire la finanza d’impresa.


Tali interventi, da soli, sono in grado di riattivare il circuito creditizio per le imprese e movimentare alcuni miliardi di maggiori investimenti.

Per favorire l’accesso al credito per famiglie e imprese, gli emendamenti Pd prevedono la costituzione della "Piattaforma nazionale di garanzia" a cui fanno capo oltre il Fondo di garanzia per le imprese, il nuovo Fondo Progetto Innovazione Italia, con una dotazione iniziale di 700 milioni di euro. 
Altra proposta Pd è la possibilità per la Cdp di concedere garanzie per finanziamenti destinati alla realizzazione di grandi progetti di innovazione e ricerca per il sostegno alla green economy, e per l’acquisto di beni durevoli e di immobili ad uso residenziale.



Secondo Tomaselli, capogruppo Pd in commissione Industria, primo firmatario insieme al vicepresidente della commissione Bilancio Giancarlo Sangalli degli emendamenti del suo gruppo alla legge di stabilità relativi allo sviluppo, "le priorità per il Pd sono molto chiare, con l’accento che abbiamo posto allo sviluppo e al favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie e delle imprese. Le risorse sono limitate ma è evidente che, se ciò che è disponibile sarà convogliato al meglio, sul fronte della ripresa economica sarà possibile ottenere buoni risultati già a partire dal 2014 ". 



VICENDA SPIAGGIE: 
Il Sen. Tomaselli ha poi illustrato i contenuti della presunta "vendita delle spiagge", emendamento poi ritiraro. Ha voluto specificare che "non sono interessate in alcuni modo le spiagge libere o le spiagge soggette a concessione (la stragrande maggioranza) ma solo una percentuale del tutto minima delle attuali concessioni".
"Una specificazione utile per "chi ha voglia di farsi un'idea senza pregiudizi e guardando al merito e non solo ai titoli dei giornali". 
In via preliminare si rileva che l’oggetto della proposta emendativa non sono né le spiagge, né il demanio marittimo ma solo quelle aree che, formalmente ancora classificate tali, non rivestono più i caratteri della demanialità per la irreversibile loro trasformazione a seguito delle opere che siano state regolarmente assentite e autorizzate dalla Pubblica amministrazione (è, infatti, ben difficile e surreale riconoscere la permanenza della destinazione a un “pubblico uso del mare”, ad esempio, di un ristorante realizzato oltre un secolo fa su quello che era allora demanio e che formalmente e anacronisticamente continua ad essere qualificato tale ancora oggi).
Il provvedimento di cosiddetta sclassifica del demanio marittimo è, del resto, già previsto dal nostro codice della navigazione sin dal 1942 che, infatti, con l’articolo 35 dispone che “le zone demaniali che dal capo del compartimento non siano ritenute utilizzabili per pubblici usi del mare sono escluse dal demanio marittimo con decreto del ministro per le comunicazioni di concerto con quello per le finanze”.


Ciò è avvenuto da decenni e senza scandalo alcuno in centinaia di casi e ogni qualvolta si è in presenza di un allontanamento del mare e conseguente costruzione, sui cosiddetti "relitti del mare", di interi quartieri cittadini o di infrastrutture (strade, piazze, lungomari, ecc.) puntualmente e giustamente sdemanializzati e ceduti, a titolo gratuito, agli Enti pubblici o a titolo oneroso ai privati.
Per cui, si tratterebbe solo di meglio precisare, oltre che di dare impulso, alle iniziative di verifica della permanenza o meno dei caratteri della demanialità marittima stante anche la vetustà di una linea demaniale risalente nel tempo (in alcuni casi al 1899!).
Sulle modalità previste da queste proposte emendative si ribadisce che è del tutto fuori luogo parlare di “svendita” o di “regalo ai concessionari” in quanto le eventuali e limitatissime cessioni dovrebbero avvenire ai correnti prezzi di mercato.
Attraverso una ridefinizione delle competenze e del procedimento, si chiede altresì ai concessionari balneari di venire incontro alle esigenze pubblicistiche di un rapido quanto significativo abbattimento del debito erariale facendosi carico di questa operazione straordinaria diretta a valorizzare, proprio nell’interesse pubblicistico, quei cosiddetti "relitti del mare" che non rivestono più i caratteri della demanialità.
Infine, tutta la procedura prevista vedrebbe il pieno coinvolgimento dei ministeri, delle Regioni e degli enti locali interessati.
In alcuni modo, si ribadisce, sono interessate da questa ipotesi le spiagge libere o le spiagge soggette a concessione (la stragrande maggioranza) che non rientrano nella fattispecie citata, che riguarderebbe solo una percentuale del tutto minima delle attuali concessioni.



AREA SIN DI BRINDISI:
 Su questo punto il senatore Tomaselli ha illustrato due documenti:
- il testo integrale della proposta di una Commissione parlamentare di inchiesta "sulla messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale" presentata dal Sen. Tomaselli ed in via di approvazione da parte del Senato. 
- l'emendamento Tomaselli/Finocchiaro per "Assegnazione al Ministero dell'ambiente di 24.421.434 euro per il ripristino delle risorse versate a seguito di contratti transattivi delle imprese in attuazione dell'Accordo di programma per la definizione interventi messa in sicurezza e bonifica aree SIN di Brindisi sottoscritto in data 18 dicembre 2007" 

Con questo emendamento si desidera rendere immediatamente disponibili i soldi per le bonifiche mentre l’obiettivo perseguito con la Commissione Parlamentare di inchiesta è quello di vigilare e controllare le operazioni legate alla bonifica dei siti di interesse nazionale contaminati attraverso un organismo ad hoc che si occuperà di raccogliere la documentazione necessaria e di effettuare studi e ricerche, sulla messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ricomprendendo in questi ultimi le aree minerarie dimesse, al fine di assicurare la salvaguardia e la tutela della salute pubblica, nonché dei valori naturali, ambientali e paesaggistici.

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