On. Ciracì (CoR): «Il corso di laurea in Ingegneria industriale di Brindisi non deve chiudere,
Emiliano destini subito 400mila euro all’Università del Salento»
A seguito del disimpegno da parte della Provincia e del Comune di Brindisi, è a rischio chiusura il corso di laurea in Ingegneria industriale. Il Consiglio d’amministrazione dell’Università del Salento, da cui dipendono le facoltà brindisine, ha scritto al presidente Michele Emiliano per chiedere alla Regione Puglia un contributo straordinario di 400mila euro, entro il 19 maggio, al fine scongiurare una simile eventualità.
L’onorevole Nicola Ciracì (CoR – Conservatori e Riformisti) si schiera dalla parte del rettore Vincenzo Zara o, meglio, dalla parte dell’offerta formativa del capoluogo adriatico e, dunque, del territorio.
«Il corso di laurea in Ingegneria industriale – dichiara Ciracì – è una risorsa troppo importante e Brindisi e il Brindisino in genere non possono concedersi il lusso di rinunciarvi».
«Siccome Emiliano è venuto proprio ieri a Brindisi – prosegue – per dirci che d’ora in avanti risolverà tutti problemi della città, che ne dice di cominciare da subito e concretamente, trovando e destinando 400mila euro all’università?».
«Se dovesse venire meno il polo universitario brindisino – riflette il deputato – questo territorio dovrebbe fare i conti con l’ennesima mortificazione che non merita e ne risulterebbe sminuito anche il ruolo fondamentale della Cittadella della Ricerca: il governatore smetta con gli slogan e i proclami da campagna elettorale e, giacché gli si è presentata quest’opportunità, non tentenni e agisca di conseguenza».
«Solo in questo caso potremmo minimamente sul serio il governatore – aggiunge – considerato che finora si è caratterizzato solo per cozze, bufale e distintivo… Brindisi – conclude non può e non deve subire quest’ennesima umiliazione che peraltro, come al solito, colpirebbe i ragazzi, cioè la nostra reale speranza per il futuro»