Riforma del Terzo settore, impresa sociale e Servizio Civile.
Gli Onn. Capone, Mariano e Vico rilanciano: “Avvio di un confronto attivo con i territori in vista dei Decreti attuativi”
Dichiarazione Onn. Salvatore Capone, Elisa Mariano, Ludovico Vico parlamentari pd Puglia
“Una legge che fa suo lo straordinario patrimonio di esperienze maturato negli anni e lo rilancia con una strategia che guarda soprattutto agli elementi che possono e devono essere sviluppati ulteriormente segnando uno spartiacque fondamentale per il mondo delle imprese sociali, del volontariato, delle economie solidali e dal basso, e per il Servizio civile”.
Così gli Onn. Del Pd pugliese Salvatore Capone, Elisa Mariano, Ludovico Vico, all’indomani dell’approvazione definitiva alla Camera dei Deputati del disegno di Legge delega al Governo per la Riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.
“Dopo due anni di lavoro alle Camere e di impegno nella Commissione Affari sociali”, proseguono i parlamentari pugliesi, “finalmente una Legge attesa da anni e che risponde pienamente alle attesa di un settore vitalissimo e strategico per il benessere delle comunità. In questi due anni di lavoro parlamentare sono state costanti le interlocuzioni con il mondo del volontariato e dell’impresa sociale, perché si trattava di ricomporre e riordinare le norme via via intervenute, in assenza di una cornice organica, sul settore, verso una Legge capace di riconoscerne l’enorme rilevanza, affermarne e rilevarne l’interesse pubblico, porre le premesse per una sua crescita ulteriore.
Questa interlocuzione deve essere assolutamente proseguita e rilanciata in una sorta di fase costituente. Ed è esattamente quello che intendiamo fare in Puglia, dove il volontariato e le imprese sociali in questi anni hanno costituito un segmento fondamentale del welfare dal basso e della promozione sociale e culturale. Affermando il ruolo dell’economia sociale come incubatore innovativo di esperienze e modelli, la Legge sancisce la centralità del terzo settore e delle imprese sociali. In vista dei Decreti attuativi il confronto dovrà avere al centro esattamente questo: ribadire e riaffermare la centralità del volontariato, dell’impresa sociale, del terzo settore, del Servizio civile nelle nostre comunità e nell’interlocuzione con le pubbliche amministrazioni”.