Pd: le proposte per il piano di riordino ospedaliero.
Il piano di riordino ospedaliero regionale prospettato nel febbraio scorso pare rappresentare solo la tappa più recente di una continua ed inesorabile corsa alla riduzione di prestazioni da offrire ai cittadini.
Estremamente preoccupati da questa situazione che disegna il triste scenario di persone che, pur bisognose di diagnosi e cure, non riescono ad accedervi, riteniamo doveroso chiedere a gran voce che le prestazioni sistematicamente ridotte da tagli, accorpamenti e “Dichiarate” riconversioni, vengano comunque compensate da strutture alternative costituite allo scopo di soddisfare correttamente il bisogno della popolazione ad accedere al diritto costituzionale alla salute.
D’altra parte proprio poiché queste scelte vengono giustificate con la asserita necessità di contenere i livelli di spesa troviamo del tutto irrazionale non sfruttare appieno le strutture già esistenti e che sono già costate tanto alle tasche della comunità.
Infine, considerato che lo stesso Piano di Riordino prevede per l’ospedale “Perrino” 596 posti letto a fronte degli attuali poco più di 500, considerato che non è prevedibile superare tale numero di posti letto con gli attuali spazi disponibili al “Perrino” e considerato il già elevatissimo congestionamento di tale ospedale presso il quale si è costretti a fare uso dell’illecita pratica delle cosiddette “Extra-locazioni”
si propone
la costituzione di un Presidio Integrato Ospedale – Territorio così caratterizzato:
1 – mantenere i posti letto di Medicina interna; mantenere i posti letto di Lungo-degenza (offrendo la possibilità al Perrino dì trasferire pazienti che hanno completato l’iter diagnostico-terapeutico della fase acuta e che necessitano di ulteriore ricovero) lasciando che risultino comunque vere e proprie propaggini del “Perrino” per consentire, solo così, il raggiungimento dei 596 P.L.
2 – posto che in presenza di due sale operatorie perfettamente efficienti nessuno può assumersi la responsabilità di chiuderle: mantenere e incrementare l’attività chirurgica in Day Surgery e Day Service nelle specialità chirurgiche di Oculistica, Chirurgia generale, Chirurgia della mano, Endoscopia Digestiva e Ostetricia-Ginecologia
3 – istituire ed organizzare 10 p.l. di Hospice per la gestione dei pazienti oncologici in end stage (da gestire in collaborazione con associazioni di volontariato sociale tipo ANT )
4 – resterebbero di supporto il PPI con postazione di 118 ed i servizi di radiologia e laboratorio analisi
Le 2 strutture Brindisi (HUB) e Mesagne (SPOKE) sarebbero collegate in rete per la gestione delle urgenze, la continuità assistenziale e la possibilità di utilizzare gli specialisti delle 2 strutture.
Questa integrazione Ospedale-Territorio può essere realizzata a Mesagne in modo efficace con la implementazione della CASA DELLA SALUTE allocata all’interno dell’Ospedale di Mesagne.
La Casa della Salute a Mesagne
Pro-memo: La necessità e la opportunità della implementazione della Casa della Salute a Mesagne è stata ribadita e ufficializzata dal Consiglio Comunale con la Delibera n. 20 del 20/03/2009, approvata all’unanimità dai gruppi politici presenti in Consiglio Comunale
a) .Le finalità della Casa della salute
La Casa della Salute ha il compito di assicurare:
– un punto di accesso ai cittadini
– garantire la continuità assistenziale nelle 24 h 7 giorni su 7
– organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino
– rafforzare l’integrazione con l’ospedale, soprattutto in relazione alle
dimissioni protette
– migliorare la presa in carico integrata dei pazienti
– offrire formazione permanente agli operatori
b). Articolazione della Casa della salute
La Casa della Salute, che assicura un Punto d’Accesso dei cittadini alle rete dei servizi, viene organizzata per aree, ciascuna finalizzata ad offrire all’utente una risposta immediata ai suoi bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria:
Area delle Attività amministrative
La Casa della salute dispone di attività amministrative per il governo della struttura (Ufficio Personale. e gestione Presenze., sportello URP/CUP/Ticket ), per l’informazione e la comunicazione con i cittadini, per il supporto delle attività sanitarie e sociali svolte nella Casa de//a Salute.
Uffici Amministrativi del Distretto
La Casa della salute sarà collegata funzionalmente con gli Uffici Amministrativi del Distretto (es. Ufficio Anagrafe-Convenzioni, ecc.).
Servizi Tecnici di supporto
La Portineria e il Centralino telefonico. del P.O. possono costituire servizi ausiliari anche per la Casa della Salute
Sportello CUP/TICKET, URP
Presso la Casa della Salute si può attivare uno sportello per le informazioni e le prenotazioni di visite, di esami e di altre prestazioni di cura (CUP/Ticket).
Area dei Servizi Sanitari
Rappresenta il cuore della struttura, in cui i servizi simili dovrebbero essere organizzati in raggruppamenti basati sulle attività comuni: zone di ambulatori per prestazioni di medicina generale, medicina specialistica, zone per trattamenti riabilitativi, zone dedicate ai servizi di prevenzione, zone dedicate ai servizi socio sanitari, ecc.
Alla luce di ciò, per quest’area si prevedono i seguenti servizi:
Ambulatori dei medici di Medicina generale
Per tutti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che desiderano trovare nella Casa della Salute lo spazio per i loro studi medici.
Non è obbligatorio che tutti i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta trasferiscano il loro studio nella Casa della salute.
In ogni caso, la Casa della Salute costituisce la sede del coordinamento per le attività comuni di tutti i medici di medicina generale, sia che operino esclusivamente all’interno sia che mantengano il proprio studio al di fuori della nuova struttura.
Attività comuni che vanno dalla raccolta dei dati epidemiologici alla definizione di programmi e di protocolli terapeutici, dalle forme di consulto agli approfondimenti sui farmaci, dall’educazione alla salute dei cittadini alla formazione sui diversi problemi della professione.
I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che si renderanno disponibili avranno ambulatori propri con sale di attesa, spazi per attività collegiali, servizi di segreteria, disponibilità di tecnologie diagnostiche e informatiche (Telemedicina e Teleconsulto), servizi d’informazione direttamente collegati con il Centro Unificato di Prenotazione (sportello), archivio informatizzato delle cartelle cliniche, ecc.
Medici di Continuità assistenziale (Guardia Medica)
La Continuità assistenziale notturna e festiva è assicurata dalla Guardia Medica, che è attualmente ubicata in locali contigui con gli spazi da destinare alla Casa della Salute: la contiguità fisica deve essere integrata con la continuità funzionale attraverso l’accesso all’ archivio informatizzato delle cartelle cliniche dei medici di medicina generale della Casa della Salute e la condivisione delle stesse cartelle.
Attività specialistiche ambulatoriali
I medici specialistici all’interno della Casa della salute, con aree e orari adeguati, possono essere diversi, con diversa frequenza settimanale, utilizzando tanto gli specialisti convenzionati che quelli dipendenti dalla struttura ospedaliera.
La presenza e l’uso di tecnologie diagnostiche semplici (come l’elettrocardiografo e l’ecografo) utilizzate direttamente dai medici di famiglia e/o dagli specialisti completa l’offerta diagnostica di base a favore degli utenti della Casa della Salute, anche per abbattere le attuali liste di attesa.
L’attività specialistica ambulatoriale viene completata dal collegamento funzionale e privilegiato con tutti gli specialistici ambulatoriali e tutte le prestazioni diagnostiche del Distretto e della struttura ospedaliera, anche attraverso la condivisione delle cartelle cliniche informatizzate dei medici di medicina generale.
Area dei Servizi Socio-Sanitari
Servizio di Cure Domiciliari
Gli infermieri, nel mantenere una propria autonomia professionale, operano in stretto rapporto di collaborazione con i medici di medicina generale della Casa della Salute nei moduli operativi integrati: l’Unità di Valutazione Multidimensionale e gli Ambulatori
Nel Distretto è operativa l’U.V.M. (Unità di valutazione Multidimensionale) che è costituita da un’equipe composta dal dirigente medico del Distretto, dal medico di famiglia competente per il caso, da infermieri, da assistenti sociali, da operatori sociosanitari, da specialisti che intervengono secondo le necessità.
L’attività è direttamente collegata alla rete dei servizi e definisce le procedure di effettiva presa in carico del paziente portatore di patologie complesse, in particolare di quelle cronico-degenerative.
Attualmente l’UVM si riunisce con cadenza settimanale (e comunque secondo le esigenze) per valutare le richieste di assistenza in ADI (assistenza Domiciliare Integrata) ed in strutture residenziali o semi residenziali che provengono dai MMG, dagli stessi utenti o dagli operatori sociali.
Il Servizio per l’assistenza domiciliare è già attivo all’interno dei locali del Distretto.
Le attività sono in gran parte proiettate al domicilio, salvo le fasi di programmazione, di coordinamento delle attività, di approfondimento dei casi
Il Servizio Infermieristico Domiciliare attualmente garantisce durante la settimana, dal lunedì al venerdì, anche in orario pomeridiano le prestazioni:
prelievi a domicilio
terapie iniettive per via endovenosa e intramuscolare e infusionali
medicazioni avanzate con la finalità della prevenzione e cura dei
decubiti nei pazienti allettati che assume un’importanza decisamente
rilevante, specialmente nei confronti degli anziani, data la loro
maggiore vulnerabilità e instabilità clinica.
Prevenzione
E’ strategico il collegamento funzionale tra la Casa della salute i servizi distrettuali di prevenzione e il Dipartimento di prevenzione della ASL, anche per attività di sanità pubblica per valorizzarne la mole ingente di informazioni epidemiologiche acquisite dai medici di medicina generale della Casa della salute.
Uffici per il Servizio sociale
Al fine di facilitare l’integrazione con i Servizi Sociali dell’Ambito di Mesagne, è opportuno prevedere un Ufficio riservato e finalizzato per colloqui, accoglienza, per il pronto intervento sociale, da attivare anche con l’apporto delle Associazioni del Volontariato.
Ospedale di Comunità
L’Ospedale di Comunità si identifica come risposta sanitaria residenziale alle sfide della cronicità. L’Ospedale di Comunità infatti favorisce risposte assistenziali in regime di ricovero a pazienti affetti da riacutizzazioni di malattie croniche, esiti di interventi chirurgici o patologie terminali per cui non sono necessarie terapie intensive o diagnostica a elevata tecnologia; tutto ciò avviene in un ambiente con assistenza infermieristica e addetti alla cura della persona h. 24 e presenza o reperibilità del Mmg dalle 8 alle 20 e da parte della continuità assistenziale nell’orario di sua competenza. Proprio per queste caratteristiche gli Ospedali di Comunità si sono rivelati necessari al territorio perché rispondono più tempestivamente alle necessità cliniche della persona a differenza degli altri servizi (Rsa, case protette o di riposo, ecc.) in cui prevalgono aspetti sociali o socio-sanitari con accessi determinati da liste d’attesa o da commissioni di valutazione che spesso rallentano la risposta a bisogni in quei momenti indifferibili. Quando a un Ospedale di Comunità si affianca una Casa della Salute, magari nello stesso immobile che ospita anche la maggior parte dei servizi territoriali, si ottiene un vero e proprio presidio socio sanitario che contribuisce nel modo migliore per il cittadino e meno oneroso per lo Stato a ridurre i ricoveri impropri.
Centro di endoscopia digestiva
In considerazione di una sempre più crescente richiesta con conseguente aumento della mobilità passiva o ricorso da parte dell’ASL a professionalità esterne ( sempre di più sono le strutture private accreditate con l’ASL che offrono tale tipo di prestazione) si propone il potenziamento del servizio di Endoscopia Digestiva con possibilità di ricovero in regime di day-surgery.
La procedura prevede in primo accesso l’esecuzione di es. ematochimici, ECG e visita anestesiologica e già in un secondo accesso si effettuerebbe la colonscopia in narcosi consigliata per:
– pazienti già con diagnosi di poliposi che così effettuerebbero la polipectomia endoscopica.
– pazienti con familiarità di poliposi o tumore colo-rettale che si avviano per la prima volta presso un centro di controllo
– pazienti già operati che entrano in un follow up di controllo per polipi asportati oppure operati di K colo-rettale che sono in cura presso i centri di Oncologia.
Centro territoriale di Ostetricia e Ginecologia
Per territorio si intendono i consultori familiari, i poli-ambulatori specialistici distrettuali e i privati
Le attività svolte dal territorio sono divise in tre livelli assistenziali:
II primo livello è rappresentato dalla rete di consultori familiari ( prevenzione primaria, promozione della salute );
II secondo livello comprende gli ambulatori specialistici del Distretto e dell’ Ospedale ( diagnosi, terapia e controlli di prevenzione secondaria comprese le gravidanze );
II terzo livello comprende diagnosi e cura ospedaliera ( diagnosi e terapia quando siano necessarie strumentazioni sofisticate o si tratti di patologie importanti ).
La proposta è quella di potenziare presso lo S.O. di Mesagne i Day-Surgery ginecologici.
In ogni caso si ritiene che questa assise debba chiedere con fermezza ai decisori organizzativi di questo settore che si dichiari apertamente e dettagliatamente quale sia il futuro che questo territorio deve attendersi per la tutela della salute.